La richiesta per individuare eventuali profili disciplinari, riguardo modalità e tempi dell’iscrizione nel registro delle notizie di reato.
Roma – I consiglieri laici del centrodestra del Consiglio superiore della magistratura chiedono al comitato di presidenza con un documento l’apertura di una pratica in prima Commissione per individuare “eventuali profili disciplinari, in relazione alle modalità e tempi” dell’iscrizione nel registro delle notizie di reato dei vertici di governo da parte del Procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, in merito alla vicenda Almasri. La notizia è stata già anticipata questa mattina da alcuni quotidiani.
Per i consiglieri l’scrizione da parte di Lo Voi, “non è conforme alla formulazione dell’articolo 335 del codice di procedura penale vigente, nonché ai sensi della prassi dettata dalla stessa Procura di Roma nel 2017, dell’interpretazione delle Sezioni Unite della Cassazione e dei pareri adottati dal Csm in materia”. Giovedì prossimo potrebbe essere deliberata la trasmissione alla prima commissione e in seguito comincerà l’iter all’interno della stessa. Non è tutto. Un documento dell’Aisi depositato agli atti di un procedimento potrebbe esporre il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, al rischio dell’apertura di una pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale da parte del Csm, anche dopo il clima di tensione che si à creato in questi giorni per la vicenda Almasri.
Nel fascicolo in questione, a carico di alcuni giornalisti per rivelazione di segreto, nato per l’esposto fatto dal capo di gabinetto Gaetano Caputi, sarebbe infatti stato inserito un documento classificato come ‘riservato’ che invece sarebbe stato messo a disposizione delle parti. Sulla vicenda non si può escludere al momento anche l’ipotesi di un esposto da parte del governo o di richieste avanzate allo stesso Csm.