La denuncia di Fs presentata “alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette”.
Roma – I magistrati del pool antiterrorismo della Procura capitolina hanno aperto un fascicolo d’inchiesta, per il momento contro ignoti, delegando le indagini alla Digos della Questura di Roma e alla Polfer, sui presunti sabotaggi alla rete ferroviaria italiana avvenuti nei giorni scorsi e che avevano causato gravi disagi sui treni in arrivo e in partenza in tutta Italia. Era stato il Gruppo Fs a presentare un esposto alla polizia. Ci sarebbero “circostanze altamente sospette” dietro la serie di “incidenti anomali” delle ultime settimane sulla rete ferroviaria italiana. E’ quanto ipotizza l’esposto delle Ferrovie dello Stato all’attenzione dei pm dell’antiterrorismo.
La denuncia, depositata negli uffici della Digos della Questura di Roma, era stato poi trasmessa ai magistrati di piazzale Clodio, dove è stato assegnata al gruppo che si occupa dei reati contro il terrorismo. L’episodio dello scorso 15 gennaio alla stazione di Montagnana – dove un catenaccio rivestito in gomma per la chiusura delle biciclette, era stato appeso da ignoti alla linea elettrica ferroviaria – è ora sotto la lente della questura di Padova. Il cavo avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno, arrecando danni alla circolazione, come evidenziato dall’esposto denuncia, formalizzato dai responsabili di Rete ferroviaria italiana.
Rfi, che all’interno del Gruppo Fs gestisce la rete ferroviaria italiana, “effettua controlli periodici su tutti i tratti di rete con cadenza trimestrale, ispezionando regolarmente circa 17mila km di infrastrutture ferroviarie”. L’anomalia è stata riscontrata “durante una regolare attività di ispezione”. E anche il ministro Matteo Salvini, ha espresso forti dubbi, ribaditi in una informativa urgente alla Camera. Quanto all’escalation di azioni contro ferrovie, Salvini ha ripercorso lo stillicidio di incidenti che hanno causato i ritardi nell’anno appena iniziato, a cominciare da quello dell’11 gennaio alle ore 7.11, quando il FrecciaRossa 9515 a causa della disalimentazione poco fuori Milano della linea elettrica per la rottura del filo e del pantografo la circolazione si è paralizzata, gettando mezza Italia nel caos.
“Le immagini dell’impianto di videosorveglianza hanno mostrato un soggetto esterno nell’area interessata al verificarsi della prima anomalia. L’uomo ripreso dalle telecamere si muoveva tra i binari dopo le scintille” ha detto il ministro.