La premier al World Future Energy Summit. L’obiettivo dell’Italia? “Diventare l’hub per i flussi energetici tra l’Europa e l’Africa”.
Roma – “La transizione energetica è una sfida storica”. Giorgia Meloni, nel giorno del suo compleanno è ad Abu Dhabi, al World Future Energy Summit. La premier nel suo intervento è tornata a ribadire uno dei capisaldi della politica estera ed energetica del suo governo e si è concentrata sulla strategicità delle interconnessioni per la transizione: “Svilupparle sarà la pietra miliare”, dice. “Se vogliamo fare una transizione energetica concreta e sostenibile, dobbiamo assicurarci che sia realizzata con infrastrutture adeguate. Sono sicura che sviluppare le interconnessioni può essere la chiave di una nuova diplomazia energetica per moltiplicare le opportunità di cooperazione fra noi, e generare benefici condivisi fra tutti. Con questo approccio l’Italia vuole diventare un hub strategico per i flussi energia fra Europa e Africa”, ha detto la premier.
In una nota diffusa dopo la firma dell’accordo, si legge che il partenariato strategico “segna un passo significativo verso il rafforzamento della sicurezza energetica, la promozione dello sviluppo sostenibile e l’accelerazione della transizione verso l’energia pulita nella regione del Mediterraneo. Delinea le aree chiave di cooperazione tra Emirati Arabi Uniti, Italia e Albania, inclusa la realizzazione di progetti di energia rinnovabile su scala gigawatt in Albania, concentrandosi su soluzioni solari fotovoltaiche, eoliche e ibride con potenziale accumulo di batterie. Una parte significativa di questa energia rinnovabile verrà trasmessa all’Italia. Inoltre, la partnership supervisionerà l’implementazione di un’interconnessione transfrontaliera per la trasmissione di energia elettrica che collegherà l’Albania e l’Italia”.
La premier è arrivata nella capitale degli Emirati, anche per rafforzare le relazioni bilaterali e commerciali con uno dei player più importanti della regione. Per Meloni si tratta della terza visita nel Paese del Golfo dall’inizio del suo mandato, dopo il bilaterale del marzo 2023 e la partecipazione alla Cop28 a Dubai nel dicembre dello stesso anno. Meloni si è detta poi molto soddisfatta per l’accordo energetico raggiunto con l’Albania: si tratta di una infrastruttura per la produzione e il trasporto di energia rinnovabile, da Tirana all’Italia. L’intesa è stata firmata – anche con gli Emirati Arabi Uniti – proprio a margine del summit. “Personalmente sono molto orgogliosa di questo accordo”, ha detto Meloni. Per la premier “l’iniziativa mostra tangibilmente come nuove forme di cooperazione possono essere costruite anche fra partner che possono sembrare lontani, almeno geograficamente”.
“Un ambizioso progetto fra le due coste dell’Adriatico”, lo ha definito Meloni, “nuova interconnessione energetica, per produrre energia verde in Albania e esportarne parte in Italia, grazie a un cavo sottomarino nell’Adriatico. Un progetto che coinvolge i nostri tre governi, come i nostri settori privati e i nostri operatori della rete”. Sul tema il primo ministro albanese Edi Rama, ha dichiarato che “il valore dell’infrastruttura va verso un miliardo di euro. Sarà operativa al massimo in tre anni”. Il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato, commentando l’intesa: il partenariato strategico tripartito “aumenterà ulteriormente il ruolo dell’Italia come hub energetico e rinnovabile nel Mediterraneo”. E “dimostra che il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici fissati a Dubai durante la COP28 è possibile solo attraverso il coordinamento globale e la cooperazione in materia di energia verde”.
Un rapporto, quello con gli Emirati, a cui il governo italiano tiene moltissimo. La visita nel 2023 a Mohammed bin Zayed Al Nahyan servì a riallacciare i rapporti con gli emiratini dopo le forti frizioni legate alla vicenda Etihad-Alitalia e lo stop all’export di armi deciso durante il secondo governo Conte. Un lavoro di ricucitura che ha dato i suoi frutti, tant’è vero che – sottolineano fonti italiane – le relazioni tra i due Paesi stanno attraversando una fase di particolare crescita. Il rilancio del partenariato strategico con gli Emirati “è tra le priorità dell’agenda di politica estera” del governo Meloni, viene spiegato: gli scambi commerciali hanno toccato quota 8,8 miliardi di euro nel 2023, con ulteriore crescita registrata nei primi nove mesi del 2024. E i due governi sembrano intenzionati a rafforzare ulteriormente la partnership economica e commerciale.
L’energia rappresenta ovviamente uno dei principali tasselli della cooperazione bilaterale, come testimonia la presenza negli Emirati di grandi aziende italiane. Governo italiano ed emiratino, spiegano le stesse fonti, “condividono un approccio pragmatico alla transizione energetica, ispirato al principio di neutralità tecnologica”. Davanti alla platea del Summit, Meloni si è concentrata sulla “strategicità delle interconnessioni per la transizione energetica” e ha insistito sul ruolo dell’Italia come collegamento energetico tra l’Europa e l’Africa. Traguardo a cui il governo sta lavorando anche attraverso l’attuazione del Piano Mattei e progetti infrastrutturali (tra questi, l’elettrodotto sottomarino Elmed tra Italia e Tunisia).