Andrea Mussoni, ex calciatore professionista di Villa Verucchio, nel Riminese, ha strappato il braccialetto elettronico e lasciato l’appartamento, violando la misura cautelare.
Andrea Mussoni, ex calciatore professionista di Serie C, è tornato in carcere dopo aver strappato il braccialetto elettronico e violato gli arresti domiciliari. Mussoni, 44 anni di Villa Verucchio, che in passato ha giocato come difensore per Rimini, Ravenna e San Marino, era stato arrestato lo scorso 24 aprile con l’accusa di lesioni personali aggravate, percosse, minacce, violazione di domicilio e danneggiamento nei confronti della sua ex fidanzata. Dopo alcuni mesi, era stato scarcerato e posto ai domiciliari.
Tuttavia, durante le festività natalizie, dopo un litigio con la sua attuale compagna, Mussoni ha deciso di strappare il braccialetto elettronico e lasciare l’appartamento, violando così la misura cautelare. I carabinieri, dopo averlo cercato, lo hanno rintracciato qualche ora dopo presso l’abitazione del padre, arrestandolo per evasione. La giudice Elisa Giallombardo del Tribunale di Rimini ha concesso la richiesta del pm Bertuzzi, e Mussoni è stato riportato in carcere.
Anche perché, nel frattempo, la sua nuova compagna avrebbe rifiutato di ospitarlo nel proprio appartamento. Inoltre, Mussoni sarebbe finito nuovamente nei guai dopo essere stato visto minacciare la sua ex fidanzata presso il Kiosko Vincanto di Villa Verucchio, un locale distrutto da un incendio la notte tra il 14 e il 15 aprile 2024. Durante quell’incidente, il 44enne aveva schiaffeggiato l’ex davanti a diversi clienti e, quando il titolare del locale, Filippo Malatesta, aveva tentato di intervenire, Mussoni lo aveva minacciato dicendo: “Stai tranquillo che domani il locale non ce l’hai più, ti tiro quattro molotov”. Questo episodio ha portato all’arresto dell’ex calciatore per i reati commessi contro la donna.