Il Capo dello Stato nel suo discorso di fine anno ha voluto ricordare l’esempio del 28enne scomparso tre mesi fa a causa della progeria.
Roma – Nel 2019 era stato nominato Cavaliere della Repubblica da Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, a quasi tre mesi dalla sua scomparsa non poteva non ricordare Sammy Basso, il 28enne vicentino affetto da progeria, malattia rara che causa l’invecchiamento precoce che era diventato il volto della ricerca per sconfiggerla. Nel suo discorso di fine anno il Capo dello Stato ha voluto ricordarlo e dedicargli un passaggio. “La fine dell’anno è anche tempo di bilancio. Ho incontrato valori e comportamenti positivi e incoraggianti nel volto, nei gesti, nelle testimonianze di tanti nostri concittadini. Li ho incontrati nel coraggio di chi ha saputo trasformare il suo dolore, causato da un evento della vita, in una missione per gli altri. Li ho letti nelle parole di Sammy Basso che insegnano a vivere una vita piena, oltre ogni difficoltà”, le parole di Mattarella.
Il decesso di Sammy Basso è avvenuto il 5 ottobre poco prima delle 23. Il ragazzo era al ristorante Villa Razzolini Loredan di Asolo (Treviso) dove aveva cenato con la sua famiglia e alcuni amici. Immediato l’arrivo sul posto di un ambulanza del Suem 118, ma tutti i tentativi dei sanitari di rianimarlo sul posto si erano rivelati vani. La sua morte ha segnato profondamente l’opinione pubblica, ma anche la politica, che già aveva avuto modo di apprezzare il suo coraggio. Quella politica che, grazie alla sua tenacia e alle sue tante apparizioni, si era accorta che la progeria aveva il volto dolce e deciso del giovane di Schio che non è mai voluto restare nell’ombra. Tanto che anche Papa Francesco volle telefonargli, nel 2013, per chiedere di parlare con quel giovane che gli aveva scritto una lettera nella quale si complimentava per il modo schietto e diretto con il quale si rivolgeva alla gente, una persona “fantastica” agli occhi di Sammy, che all’epoca era uno studente di 17 anni.
Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto rendere omaggio a Sammy Basso. “Sammy – rileva Brugnaro – era un ragazzo unico, con una forza d’animo infinita, che ci ha insegnato a reagire alle peggiori difficoltà, trasformandole in nuove opportunità. Un grande amico, che nel 2020 è diventato anche ambasciatore di Venezia”. “Resterai per sempre – ha sottolineato Brugnaro – un cittadino veneziano!”. A giugno 2020, infatti, nonostante la pandemia, Sammy aveva visitato la Smart Control Room, ricevendo dal Sindaco Brugnaro la spilla con la moeca del Leone di San Marco, nominandolo “cittadino di Venezia”. “Un incontro cordiale – conclude – nel quale Sammy aveva raccontato i suoi studi e la preparazione della tesi per diventare Dottore magistrale in Biologia Molecolare”.
Il suo impegno per sensibilizzare il pubblico sulla progeria lo ha portato a numerose apparizioni televisive e interviste, e la sua storia ha raggiunto un vasto pubblico grazie al docu-film “Il Viaggio di Sammy”, che racconta la sua avventura lungo la celebre Route 66, da Chicago a Los Angeles, in compagnia dei suoi genitori e del suo amico Riccardo. Era il più longevo malato al mondo affetto dalla sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford, una patologia ultra-rara caratterizzata da “invecchiamento precoce” delle cellule e dell’organismo ma non del cervello. A pochi giorni dalla sua scomparsa è anche partita una mobilitazione online per chiedere l’avvio del suo processo di beatificazione.