Al Viminale vertice ad hoc del ministro Piantedosi con le forze di polizia su rischi di emulazione di lupi solitari in iniziative di piazza.
Roma – Immediato rafforzamento della vigilanza nelle aree “maggiormente attrattive sotto il profilo turistico e commerciale”, dove vengono allestiti “mercatini e fiere natalizie”, nonché sui siti che ospitano “eventi di intrattenimento” e gli obiettivi sensibili ed i siti ritenuti a rischio. Dopo l’attentato a Magdeburgo è stato disposto con una circolare di polizia inviata a prefetture e questure.
A quanto si apprende è stata ordinata anche l’immediata implementazione dell’attività informativa, investigativa e di controllo del territorio. Dopo che in mattinata al Viminale si è svolto un Comitato analisi strategica antiterrorismo (Casa), nel primo pomeriggio il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha presieduto una riunione con i vertici delle forze di polizia. Durante l’incontro, in primo luogo si è analizzato l’attentato di Magdeburgo sulla base dei primi elementi emersi anche grazie allo scambio di informazioni
tra apparati di sicurezza a livello internazionale.
Nel corso del vertice, apprende l’Adnkronos, è stato sottolineato che l’attacco in Germania è di difficile lettura perché l’artefice risulta ancora da inquadrare compiutamente e ha agito probabilmente sotto l’effetto di stupefacenti. Per quanto riguarda i riflessi a livello nazionale, il vertice al Viminale, in particolare, è stato focalizzato sul rischio di possibili gesti di emulazione da parte singoli soggetti che potrebbero agire come lupi solitari. Per questo, il ministro Piantedosi ha richiamato l’attenzione a tutti i livelli e sull’intero territorio nazionale sulla necessità di rafforzare le attività di presidio e di prevenzione in occasione di
iniziative di piazza, in particolare quelle a sfondo religioso. Questa attenzione viene raccomandata anche con l’utilizzo di dissuasori e presidi mobili a difesa delle aree interessate dalle manifestazioni.
Con gli stessi obiettivi, il ministro Piantedosi ha raccomandato di intensificare ulteriormente le attività di analisi e monitoraggio in tutti gli ambienti, in particolare in quello in cui emergono forme di radicalizzazione, per individuare in tempo i soggetti potenzialmente pericolosi. L’obiettivo è intercettare i segnali e gli atteggiamenti rilevatori attribuibili a potenziali terroristi per allontanarli tempestivamente dal territorio nazionale. All’esito di questa attività di prevenzione, infatti, il ministero dell’Interno proseguirà con ancor maggiore determinazione sulla strada delle espulsioni di soggetti pericolosi per la sicurezza nazionale. Così come già avvenuto negli ultimi mesi tanto che nel corso del 2024 sono già stati rimpatriati 82 individui. Le indicazioni del vertice antiterrorismo presieduto dal ministro Piantedosi sono state diffuse in giornata alle
prefetture e alle questure con una apposita circolare.