Ieri sera il padre Gino da Fazio su La Nove: “Mi concentro sul bello, non so come ho fatto. Sono riuscito ad ascoltare le parole di Filippo senza provare odio”.
“Tranqui, sono sempre qui per te”, un messaggio WhatsApp con l’emoticon del cuore, accompagnato da una foto delle sorelle da piccole. E’ l’omaggio comparso stamani in una storia di Instagram da parte di Elena Cecchettin, a un anno dall’uccisione di Giulia, barbaramente ammazzata con 70 coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta la sera dell’11 novembre 2023.
Proprio ieri sera il padre, Gino Cecchettin, è intervenuto alla trasmissione «Che tempo che fa» su La Nove, parlando dell’anno di tempo trascorso dall’uccisione di Giulia. “Sono riuscito ad ascoltare le parole di Filippo senza provare odio, rabbia. E questo l’ho fatto per un anno”, ha a Fabio Fazio. “Mi sono reso conto di quanto sia importate questo esercizio per creare valore. Però mi sono anche reso conto che attorno a me si respirava un qualcosa di negativo. È umano, è comprensibile. Tutti questi sentimenti vengono poi immessi nel proprio ecosistema. Ma in quest’ultimo anno ho imparato a concentrarmi sul positivo”, ha aggiunto.
Per pensare in positivo, ha spiegato Cecchettin, “prendo una foto di Giulia e me la guardo, e così non c’è nulla di negativo che appare nella mia vita, perché mi concentro sul bello. Quando recepiamo da ciò che ci accade qualsiasi elemento negativo, sta a noi decidere come reagire: se reagiamo positivamente portiamo a casa ai nostri figli, ai nostri cari un sentimento di amore, creando valore nel sistema. Viceversa, se ci facessimo sopraffare dal sentimento negativo, agiremmo in senso contrario. Io – ha concluso il papà di Giulia – non sono riuscito a odiare. Non so come ho fatto, però. penso che il segreto stia concentrandosi sui nostri cari che ci danno amore, che ci danno bellezza”.