Bancarotta e autoriciclaggio, sequestro di 6,7 milioni e tre misure cautelari

In corso perquisizioni presso diverse persone fisiche e giuridiche.

Brescia – Tre misure cautelari personali e sequestro di circa 6,7 milioni di euro nel Bresciano per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali.

Le attività investigative hanno permesso di evidenziare diverse condotte illecite attribuite a un agente bresciano di un intermediario finanziario. Con l’aiuto di un collaboratore e del rappresentante legale di una società, l’agente avrebbe facilitato l’ottenimento di tre prestiti per la società stessa, assistiti principalmente dal Fondo centrale di garanzia per le P.M.I. del Mediocredito Centrale. Tali finanziamenti, ottenuti tramite falsa documentazione e alterazione dei bilanci, sarebbero stati parzialmente trasferiti su conti correnti nella disponibilità dell’agente, attraverso bonifici non coerenti con le operazioni commerciali dichiarate. Pur essendo formalmente estraneo alla direzione dell’azienda beneficiaria, l’agente avrebbe di fatto assunto la sua amministrazione e predisposto documentazione inattendibile (fatture, business plan, bilanci) per presentare una solidità finanziaria e patrimoniale.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal giudice sulla base degli elementi indiziari raccolti. Tuttavia, in attesa della definitività del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza degli indagati. È stato inoltre verificato che la società beneficiaria versava in una grave situazione di dissesto finanziario, non evidente nei bilanci esibiti alla banca e che ha portato all’avvio di una procedura di liquidazione giudiziale nel 2023.

Contestualmente, in un altro filone investigativo, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Como, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, stanno eseguendo, nella giornata odierna, misure cautelari per analoghe vicende a carico di altri soggetti, tra cui il medesimo agente bresciano. Sono in corso perquisizioni presso diverse persone fisiche e giuridiche.

Le fiamme gialle bresciane stanno effettuando una perquisizione nella sede milanese dell’intermediario finanziario, a cui è stato richiesto di esibire il modello di organizzazione della società, al fine di valutare eventuali profili di responsabilità amministrativa ai sensi del d.lgs. 231/2001. Le indagini proseguono per verificare la regolarità di ulteriori finanziamenti erogati con meccanismi ritenuti fraudolenti.

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