Mafia, Nordio sulle orme di Giovanni Falcone a Vienna: inaugurata una mostra

L’evento sulla cooperazione nella lotto contro la criminalità organizzata transnazionale e l’esempio dei giudici eroi da sempre protagonisti.

Vienna – Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha inaugurato oggi nella capitale austriaca, alla presenza di Ghada Waly, Direttore Esecutivo dell’UNODC, la mostra dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, intitolata “Cooperazione nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale – l’esperienza dell’Italia”, realizzata dal Ministero della Giustizia insieme al Ministero degli Affari Esteri e al Ministero dell’Interno. L’iniziativa apre la campagna di un mese per commemorare la ‘Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata transnazionale’.

Una data che avviene in concomitanza con la XII sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC), alla quale il Guardasigilli è intervenuto in rappresentanza dell’Italia. Giovanni Falcone aveva guidato la delegazione italiana alla primissima sessione della Conferenza delle Nazioni Unite (CCPCJ), da cui poi scaturì la sottoscrizione della Convenzione di Palermo nell’aprile 1992.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

“La storia di Giovanni Falcone, come quella di Paolo Borsellino e tanti altri che sacrificarono la propria vita per le Istituzioni, ci spinge a fare sempre di più nel campo della cooperazione giudiziaria internazionale. Con la condivisione di idee e iniziative non solo rendiamo omaggio al pensiero di uomini come Falcone, che già quarant’anni fa indicavano la necessità di percorrere una comune strada globale nella lotta alla criminalità organizzata, ma soprattutto possiamo concretamente agire a garanzia della sicurezza dei nostri concittadini”, ha dichiarato il Ministro Nordio.

“Giovanni Falcone – ha ricordato Nordio – diceva che ‘la criminalità organizzata non si vince chiedendo eroismo ai cittadini, ma mettendo in campo in questa lotta tutte le forze migliori delle istituzioni’. L’eredità di questi eroi della legalità può e deve sopravvivere attraverso l’impegno globale di ciascuno di noi per prevenire e combattere tutte le forme di malaffare”, ha concluso il Guardasigilli.

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