Fiumi di cocaina da Cerignola ai comuni della Bat: 10 arresti [VIDEO]

Il gruppo criminale, oltre allo spaccio, disponeva anche di armi da sparo. Arresti anche a Minervino Murge, Canosa di Puglia e Spinazzola.

Barletta – Una fiorente attività di vendita di sostanza stupefacente, quasi esclusivamente cocaina, nelle piazze di spaccio di Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani, e nelle cittadine limitrofe, che spesso sfociava in comportamenti violenti nei confronti degli acquirenti inadempienti o ritardatari nel pagamento della sostanza, con vere e proprie minacce di morte, atti persecutori, estorsioni poste in essere con il prelievo forzato di beni materiali e documenti, titoli ed effetti personali, trattenuti fino a quando non veniva saldato il debito.

Lo hanno scoperto i carabinieri del Comando Provinciale della Bat che questa mattina, supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno, hanno eseguito nelle città di Minervino Murge, Spinazzola, Canosa di Puglia e Cerignola, l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura della Repubblica, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza contro 10 persone indagate per più episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso nonché detenzione e porto in luogo pubblico di armi e relativo munizionamento, minaccia aggravata, ricettazione, rapina, tentata estorsione ed atti persecutori. Il provvedimento cautelare è l’esito di una attività investigativa, diretta dalla Procura e condotta da febbraio a maggio 2023 dalla Compagnia di Andria con la collaborazione delle Stazioni dell’Arma di Minervino Murge e Spinazzola.

Le indagini, coordinate dalla procura di Trani e condotte dai carabinieri di Andria, sono partite da una aggressione a mano armata e hanno ricostruito la filiera di vendita di droghe che aveva nella sua materiale disponibilità anche armi da sparo. I carabinieri di Spinazzola, nell’acquisire la notizia di reato sulla minaccia aggravata dall’uso delle armi ai danni di un cittadino, ha compreso che l’episodio potesse essere riconducibile a ala attività di vendita al dettaglio, violenta e spregiudicata, che interessava più residenti sia in quel centro che a Minervino Murge, ai quali un vasto numero di acquirenti si poteva rivolgere per ottenere le sostanze.

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