La sinistra diserta ancora la Commissione Covid: la denuncia di Buonguerrieri

Perché le opposizioni hanno paura? L’analisi di Nicola Porro e l’idea di Franceschini di boicottare i lavori per fare luce sulla pandemia.

Roma –  Nella prima seduta dell’Ufficio di Presidenza della commissione d’inchiesta sul Covid la sinistra non si è vista. La denuncia è di Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia e capogruppo nella commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid. Non è la prima volta che le opposizioni disertano questo importante “appuntamento” con la ricerca della verità sulle morti provocate dalla pandemia. Le opposizioni contestano in particolare l’esclusione delle competenze e delle attività delle Regioni dallo scrutinio della commissione di inchiesta.

Ma Buonguerrieri denuncia l’ennesima assenza della sinistra. “La prossima settimana – fa sapere – approveremo il regolamento e subito dopo inizieremo le audizioni, partendo da chi durante la pandemia
ha perso un proprio caro
e da chi la pandemia l’ha attraversata prendendosi cura dei tanti malati e servendo le istituzioni, tra cui medici, operatori sanitari, forze dell’ordine. E mentre noi andiamo avanti con i lavori, la sinistra continua a disertare la commissione, un atteggiamento che, da quanto ci risulta, non ha precedenti”.

Alice Buonguerrieri

Nonostante la denuncia di assenteismo la capogruppo di Fdi auspica un “ripensamento da parte dei colleghi di opposizione affinché vi sia la massima partecipazione ai lavori di commissione, certi del fatto che tutti potranno dare, in seno alla stessa, un importante impulso e contributo all’approfondimento di ogni questione e alla ricerca di verità. In caso contrario, come anche oggi ribadito, non sarà certo la scelta politica di alcuni gruppi di non partecipare a pregiudicare o anche solo a ritardare i lavori che proseguiranno
speditamente come promesso a tutti gli italiani”.

In un’interessante analisi di Nicola Porro il giornalista cerca di rispondere all’interrogativo che molti si pongono: perché l’opposizione diserta? “La commissione Covid fa paura alla sinistra. O almeno questa è l’impressione. Lo scontro in Parlamento durante l’approvazione definitiva della Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria – scrive Porro – non è stato un episodio isolato. In vista dei prossimi step, da casa Partito Democratico è arrivata la proposta di boicottare la commissione. Un’idea firmata dal solitamente pacato quanto istituzionale Dario Franceschini e sostenuta da quasi tutta l’opposizione, ad eccezione di Italia Viva”.

Nicola Porro

“Ma perché questo atteggiamento? Cosa c’è dietro questo terrore?”, si domanda il giornalista: “Non parliamo di un tribunale politico, basta andare a dare uno sguardo alla Costituzione tanto difesa dai compagni: la Carta dedica un intero articolo – l’art. 82 – alle commissioni di inchiesta parlamentari. Eppure la tensione sta salendo. C’è qualcosa che è meglio non sapere sui soldati russi a Bergamo? Oppure sulle mascherine cinesi? Senza dimenticare gli effetti disastrosi del lockdown sui più giovani, con la chiusura delle scuole. Non possiamo saperlo. Ma ciò che è certo – conclude Porro – è l’ostruzionismo invocato da Franceschini nel corso del congresso dei Socialisti europei a Roma: “Bisognerebbe disertare la commissione Covid, per evitare un precedente pericoloso, un tribunale politico”.

A luglio c’era stato un flash mob di Fratelli d’Italia sotto Montecitorio per sollecitare la costituzione della commissione di inchiesta sul Covid. “C’è una legge approvata già da marzo che impone l’istituzione di una commissione di inchiesta sulla gestione del Covid: a causa della mancata segnalazione da parte dei gruppi di opposizione dei rispettivi componenti, tutti o quasi tutti – aveva denunciato il capogruppo di Fdi al Senato, Lucio Malan, intervenendo al flash mob – non si può ancora procedere. A questo punto noi vogliamo sottolineare che è necessario adempiere a quanto la legge stabilisce, una legge fatta sulla base della Costituzione che prevede la possibilità di istituire commissioni di inchiesta su fatti di interesse collettivo”.

I parlamentari avevano esposto lo striscione “Covid: la verità non si nasconde”. “Il modo in cui è stata gestita l’emergenza Covid – aveva aggiunto Malan – tocca davvero tutti, dalla questione sanitaria a quella delle misure che sono state prese, fino ai soldi e ai modi in cui sono stati spesi”. “Sollecitiamo i gruppi di opposizione – aveva aggiunto il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti – che fino ad oggi non hanno voluto adempiere a quello che è sempre stato un compito ben preciso, indipendentemente dagli argomenti trattati: se dovesse persistere questo atteggiamento ostruzionistico che mira di impedire a una legge dello Stato di essere applicata, noi chiediamo secondo quanto previsto dall’articolo 2 della legge stessa al presidente del Senato e al presidente della Camera di provvedere comunque alla costituzione della commissione di inchiesta”.

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