Napoli, dinamitardo in manette grazie ad una norma del nuovo Decreto Caivano

E’ finito in carcere l’uomo che nel febbraio scorso, per affermare la propria forza criminale, ha fatto esplodere una bomba a Cercola.

Napoli – Ha fatto esplodere una bomba tra le case per affermare il suo potere di delinquente affiliato alla malavita organizzata. Ora, grazie al cosiddetto Decreto Caivano, il malvivente è finito in carcere.

Su delega della Procura di Napoli, i carabinieri di Cercola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di una persona accusata di pubblica intimidazione con uso di armi, aggravata dal metodo mafioso.

A Cercola il 28 febbraio scorso, l’indagato, insieme a un minorenne non ancora identificato, avrebbe fatto detonare un ordigno in una zona densamente abitata. Questa azione mirava a ostentare una condotta tesa a suscitare timore nelle persone presenti, un comportamento tipico della criminalità organizzata.

La condotta contestata all’arrestato e al suo complice integra il reato recentemente previsto dal Decreto Caivano, che ha introdotto nel codice penale l’art. 421bis, che contempla l’esplosione di colpi di arma da fuoco e lo scoppio di materiale esplodente come reati specifici per il contrasto alla criminalità minorile.

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