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Ue, Vannacci fatto fuori dai Patrioti di Orbán: sospeso da carica di vicepresidente

L’annuncio di Jean-Paul Garraud, capodelegazione del Rassemblement National. Il generale “Non ne so nulla, nessuna comunicazione ufficiale”.

Strasburgo – “Allo stato attuale, il signor Vannacci non è più vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa perché le sue funzioni sono state sospese”. Parole del capodelegazione del Rassemblement National, Jean-Paul Garraud, che per l’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci sono un fulmine a ciel sereno, anche se prima della pausa estiva le sue posizioni erano sotto la lente del gruppo di estrema destra Patrioti per l’Europa, fondato a luglio dal primo ministro ungherese Viktor Orbán. Erano sei i vicepresidenti nominati, tra i quali il generale. Ma poi la dichiarazione di Garraud, senza fornire ulteriori spiegazioni, è arrivata durante una conferenza stampa dedicata al processo nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini per il caso Open Arms.

Un annuncio che ha sorpreso Vannacci che, intercettato nei corridoi del Parlamento Europeo a Strasburgo, casca dalle nuvole. “Devo guardare il sito” del Parlamento, dice. Ma in realtà prima dell’estate appena arrivato in Europa, era già finito nel mirino non solo dei suoi avversari politici, ma anche dei compagni di partito all’Europarlamento. I deputati del Rassemblement National di Marine Le Pen infatti chiedevano al generale di lasciare la carica di vicepresidente del gruppo dei Patrioti, a causa delle sue posizioni estreme su omosessuali e non solo. Del caso si era discusso in una riunione a porte chiuse dei Patrioti a Strasburgo. Lo stesso Vannacci aveva lasciato in anticipo la stanza del Europarlamento dove si stava tenendo il ‘processo’ del gruppo della destra europea al neodeputato leghista, finito nei guai già all’inizio della sua esperienza in Ue, a causa delle opinioni estreme su omosessuali e altre minoranze. 

Jean-Paul Garraud

Perché, per una parte dei suoi colleghi di raggruppamento, le posizioni di Vannacci un problema lo erano eccome. E in particolare gli azionisti più forti tra i Patrioti, i francesi del Rassemblement National, chiedevano al generale prestato alla politica un passo indietro, dal ruolo appena assunto alla vicepresidenza del gruppo. Fatto sta è che proprio da loro è arrivato l’annuncio della sospensione dopo che la questione sembrava fosse finita nel dimenticatoio. Ma Vannacci resiste e reagisce. Al Corriere della Sera l’eurodeputato leghista ha detto di non aver ricevuto “nessun documento ufficiale al riguardo“. “La stampa ne sta parlando tanto, soprattutto quella ‘non amica’, – aggiunge – ma all’interno del gruppo (dei Patrioti, la nomina a vice-presidente) è stata votata, verbalizzata e accettata, non vedo quali siano le altre discussioni al momento in atto, al momento gli atti dicono questo”.

Sulla questione il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che Vannacci: “non è mai stato, penso, vicepresidente dei Patrioti. È uno degli europarlamentari della Lega e fa il suo lavoro a parte le etichette”. E ha aggiunto: “È un dibattito dei francesi che risale ai mesi scorsi, Vannacci ha preso mezzo milione di voti dagli italiani e sarà con noi a Pontida. È un’ottima persona. Lo sento quasi tutti i giorni e lascio che i giornali scrivano quello che vogliono”, ha commentato Salvini.

Salvini e il processo Open Arms

Ed è curioso che la dichiarazione di Garraud irrompa mentre si sta tenendo la conferenza del processo Open Arms. Nei giorni scorsi il generale ha difeso in modo netto il vicepremier leader del suo partito. “Come uomo di Stato e con profondo rispetto delle istituzioni, esprimo la mia solidarietà al ministro Matteo Salvini per le difficili vicende giudiziarie che sta affrontando. Sono convinto che l’azione politica e amministrativa debba essere sempre guidata dalla tutela degli interessi del Paese e dal rispetto delle leggi.”

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