Coinvolte 3 cooperative ”cartiere” nel milanese e un’impresa locale nel sistema di fatture false e occultamento d’impiego di manodopera.
Lodi – Maxi frode fiscale da oltre 5 milioni scoperta dai finanzieri del comando provinciale che hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale. La confisca milionaria costituisce il profitto indebitamente accumulato dagli artefici di un insidioso sistema di frode fiscale rilevato all’esito di articolate indagini. Le indagini svolte dalla Compagnia di Casalpusterlengo con il coordinamento della Procura, hanno portato a individuare un meccanismo di frode fiscale nei settori della logistica e del confezionamento di prodotti cosmetici realizzato attraverso l’impiego di tre cooperative “cartiere”, sedenti nel comune di Milano che hanno emesso fatture per operazioni giuridicamente inesistenti nei confronti di un’impresa operativa e strutturata nella provincia laudense.
Le cooperative finite nel mirino, senza struttura operativa e/o patrimoniale, prive di valide ragioni economiche ed intestate a soggetti prestanome, sono state dei veri e propri “contenitori di operai” che si sono limitate, nel tempo, ad assumere solo formalmente la forza lavoro che era “di fatto” alle dirette dipendenze della società lodigiana. Lo stratagemma utilizzato è consistito nella stipula di contratti di subfornitura nulli intercorsi, nel tempo, tra l’impresa committente e le tre cooperative cartiere al fine di occultare il reale impiego della manodopera.
Le indagini hanno portato all’accertamento di un totale imponibile di elementi attivi e passivi derivanti dall’emissione e annotazione di false fatture per oltre 17 milioni e 100mila euro, nonché al deferimento alla Procura, a vario titolo, di dieci amministratori delle imprese coinvolte per i reati penal-tributari di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed occultamento o distruzione di documenti contabili, nonché della società lodigiana per la responsabilità amministrativa da reato prevista ai sensi del decreto legislativo 231.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Casalpusterlengo pertanto hanno dato esecuzione al provvedimento giudiziario sottoponendo a vincolo sul conto delle imprese interessate e degli indagati, anche a seguito di attività di perquisizione, 7 proprietà immobiliari, la cifra di 68.058 euro quale disponibilità finanziaria su rapporti bancari, quote societarie per un valore di 157.788 euro riconducibili a 12 imprese, 9 automezzi. In tale contesto è stato tratto in arresto un soggetto destinatario di misura cautelare in carcere per altra causa.