I braccianti del vino ospitati in ambienti fatiscenti con cavi a vista e pareti malandate. Il professionista è stato denunciato e la struttura chiusa e sequestrata dai carabinieri.
Alba – L’appetito vien mangiando, anche ai dentisti. E la fame di soldi è una malattia che non conosce confini, aggredisce perfino chi dovrebbe avere la pancia piena. Lo sa bene il dottor Achille, titolare di un avviato studio dentistico in centro Alba, che – come racconta la Repubblica – ha pensato bene di arrotondare le entrate, evidentemente non considerate soddisfacenti, lucrando sulla pelle dei migranti che per uno stipendio da fame si spaccano la schiena quotidianamente tra le vigne del Barolo.
L’intraprendente dentista aveva preso in gestione un edificio di proprietà delle Ferrovie a ridosso della stazione di Alba trasformandolo, attraverso una licenza da affittacamere, in una macchina capace di sfornare denaro contante, più e meglio del gabinetto dentistico. Battezzato “La stazione”, l’affittacamere era presto diventato un dormitorio per braccianti, dove però sdraiarsi per il meritato risposo dopo una giornata di fatica costava più che accomodarsi sulla poltrona del rispettabile dottor Achille per un’otturazione.
Senza anestesia, a lavoratori bulgari e macedoni, in regola con i documenti, e molti con regolare contratto di lavoro, sfilava 500 euro a branda per ospitarli in un tugurio di 10 stanze con le pareti malandate, i cavi elettrici scoperti e i posti letto uno accanto all’altro. E tutto in maniera clandestina, senza comunicare i dati degli ospiti alle autorità competenti.
Un’omissione non da poco che va a sommarsi alla violazione delle ordinanze del Comune di Alba che imponevano la chiusura dell’attività per motivi igienico-sanitari già dal 2023. Ora il dottor Achille è stato denunciato e la sua macchina da soldi clandestina sgomberata e messa sotto sequestro.