Sondaggio, intenzioni voto: Fdi cresce e tocca 29,2%. Pd secondo, M5S sotto il 10%

Confermata la tendenza bipolare emersa con le europee: il partito della premier e il Partito Democratico (24%) staccano tutti gli altri.

Roma – A tre settimane del voto per le Europee, Fratelli d’Italia si conferma primo partito, arrivando al 29,2% (+0,4% rispetto al voto per l’Europarlamento). Il Pd è secondo al 24% (-0,1%), il MoVimento Cinque Stelle è terzo ma scende sotto al 10% e si assesta al 9,6% (-0,4%). Calano anche Forza Italia e Lega, rispettivamente al 9% e all’8,6% (-0,6% e -0,9%). È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum / YouTrend per Sky TG24.

Avs resta stabile al 6,8%. Crescono Azione (3,7%, + 0,3%) e Pace, Terra e Dignità (2,5%, + 0, 3%). Italia Viva è al 2,1%, +Europa al 2%. Sud Chiama Nord è allo 0,6% (-0,6%), gli altri partiti raccolgono il 2,4% (+1,2%). Gli astenuti e gli indecisi sono al 39,8%. Tutti i leader politici vedono una crescita della loro popolarità, con gradazioni differenti. Nel dettaglio, rispetto al 20 maggio, i leader in cui gli italiani ripongono maggiore fiducia sono: Giorgia Meloni 35% (+3%); Antonio Tajani 29% (+4%); Elly Schlein 28% (+3%). Sempre alto il gradimento per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (67%).

Distacco Schlein e Meloni dagli altri partiti

Giuseppe Conte è l’unico leader che vede calare la sua popolarità del 5% (26%), anche se tra gli elettori del M5S il gradimento è altissimo (91%), superiore a quello di qualunque altro leader di partito nei rispettivi elettorati. Matteo Salvini è al 20% (+1%), Carlo Calenda al 17% (+ 2%), Matteo Renzi all’11% (+1%). Buono il giudizio sul governo Meloni, che esce dalle elezioni europee molto rafforzato nel gradimento e raggiunge il 43% di giudizi positivi +8%). Guardando al risultato delle Europee, gli italiani non credono che gli europarlamentari eletti del centrodestra sapranno incidere effettivamente sulle decisioni politiche prese da Bruxelles (la pensa così il 48% degli intervistati).

Per questo motivo, secondo gli intervistati, Giorgia Meloni dovrebbe avvicinarsi alla famiglia dei partiti europeisti, stringendo accordi con il Partito Popolare Europeo per sostenere il nuovo governo Ue, anche in coalizioni con socialisti e liberali (53%). Stringere accordi con il Ppe potrebbe essere una buona mossa per il 55% degli elettori di FdI. La percentuale sale al 61% tra gli altri elettori di centrodestra e al 67% tra gli elettori del Pd. Per perseguire al meglio gli interessi nazionali, rileva la ricerca, Meloni a livello intergovernativo per due italiani su tre la premier dovrebbe stringere accordi con i governi europeisti (65%) e non invece con quelli sovranisti.

M5S scende sotto il 10%

Per il 41% degli italiani l’astensionismo è stato il dato più rilevante delle ultime europee. C’è convergenza quasi trasversale sul punto: in controtendenza gli elettori dei partiti di governo, che evidenziano nei nuovi equilibri politici (da un lato FdI che si rafforza assieme al Pd, dall’altro il sorpasso di FI sulla Lega) il fulcro del risultato delle Europee. Per il 17% degli intervistati è interessante che il generale Vannacci abbia ottenuto più di 500mila preferenze.

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