ROMA – IL VECCHIO JOE E’ L’UOMO GIUSTO PER GLI STATES. TRUMP NON MOLLA

Biden ha vinto comunque per un pelo contro un Trump che gli ha dato filo da torcere sino all'ultimo voto. L'America ha bisogno di ritrovarsi per fronteggiare virus e crisi economica.

Roma – Alla fine pare che Biden ce l’abbia fatta davvero, il “vecchio zio Joe” sarà il quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti d’America e Trump lascerà la Casa Bianca dopo un solo mandato. Il “trasloco” è previsto per la seconda decade di gennaio 2021.

La vittoria in Pensylvania ha consegnato al candidato democratico i grandi elettori che ancora gli mancavano per raggiungere la fatidica soglia dei 270 richiesti per avere la maggioranza assoluta. Joe Biden compirà 78 anni tra pochi giorni. Non è un uomo giovane ma ha maturato una grande esperienza politica dopo trent’anni passati al Senato e dopo gli otto come vice del presidente Obama.

Obama e Biden

Non ha il fascino di Clinton e neppure il carisma dello stesso Obama ma in questo momento è l’uomo giusto per tranquillizzare un’America spaventata e flagellata dal coronavirus. Un Paese turbato da un leader come Trump che ha fallito nel compito più importante: diventare un presidente di guerra come fece George W. Bush nel 2001 e guidare il suo Paese contro il più subdolo e il più pericoloso dei nemici.

Ma la vera novità è Kamala Harris, il nuovo vice presidente, una donna afroamericana (padre giamaicano e madre indiana) con un passato da magistrato (è stata procuratore distrettuale a San Francisco) e oggi senatrice della California. La Harris da sempre rigorosa nell’applicazione della legge e contraria alla pena di morte, si è distinta anche per le sue battaglie finalizzate a difendere i diritti civili delle minoranze dimostrando grande coraggio e grande competenza.

Kamala Harris

Trump incassa il colpo ma non molla promettendo ricorsi legali a pioggia spalleggiato dal suo legale Rudolph Giuliani che dopo un passato da integerrimo magistrato e da apprezzatissimo sindaco di New York sembra ormai diventato il primo lacchè dell’ormai “ex presidente degli States“.

Anche una parte rilevante del Partito repubblicano ha voltato le spalle a “The Donald“. Leader come Mitt Romney e la moglie del compianto senatore Jhon Mac Cain hanno invitato a votare per il candidato democratico spalleggiati dalla corrente più liberale del “Grando Old Party“: il “Lincoln Project“, ovvero una frangia repubblicana antitrampista

Una corrente  minoritaria che vuole tornare ai valori della destra storica americana di Abramo Lincoln. Ed è stata con evidenza la “buona destra” che si è affermata nel Paese a regalare la vittoria a Biden, mentre nelle elezioni per il Congresso il partito dell’asinello non riusciva a ottenere la maggioranza al Senato e perdeva seggi anche nella Camera dei Rappresentanti.

Ivanka Trump

La vittoria di Biden non deve però ingannare nessuno. I sondaggisti hanno sbagliato ancora una volta e Trump ha perso di pochissimo tallonando l’avversario sino all’ultimo voto in tutti gli stati contesi. Il sovranismo e il populismo non sono ancora finiti (e proprio in Italia con Meloni e Salvini sembrano godere di ottima salute) e preparano la loro rivincita.

The Donald, se perderà tutti i ricorsi che continua a promettere, è già pronto a ricandidarsi nel 2024 dopo quattro anni passati all’opposizione e anche sua figlia Ivanka sembra farci pensierino. C’è già chi ipotizza per la prossima tornata elettorale una sfida tutta al femminile: Kamala Harris contro Ivanka Trump. Non ci resta che attendere.

 

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