Sempre più spesso giovani e giovanissimi fuggono da casa per poi tornare sui loro passi. Ad ogni sparizione si mette in moto un meccanismo costoso totalmente a carico dei contribuenti. Le forze dell'ordine potrebbero essere impiegate per compiti più utili alla collettività. Spetta ai genitori il controllo dei figli minori.
Cuorgné – In un periodo in cui la cronaca ci restituisce epiloghi tragici di persone scomparse, fortunatamente c’è una vicenda di sparizione a lieto fine: Sofia Maazzouz, la studentessa di 16 anni di origine marocchina fuggita da casa nella serata di lunedì 17 agosto è ritornata dai suoi cari. I genitori, preoccupatissimi, avevano sporto regolare denuncia di scomparsa presso la caserma dei carabinieri, oltre ad aver tappezzato le vie del comune canavanese con le foto della ragazza e diramato molteplici appelli sui social.
Sofia, che si era allontanata con pochi spiccioli in tasca, a seguito di un banale litigio con i genitori che le avevano sottratto il cellulare per punizione il giorno prima dell’allontanamento, ha contattato i familiari sabato 22 agosto ed è rientrata la sera stessa. Pare che la sedicenne abbia trascorso i giorni scorsi presso amici. Finalmente i genitori possono tirare un sospiro di sollievo.
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