ROMA – Niente voli calmierati per i siciliani, Musumeci se ne torna da Roma a mani vuote, ed ecco che rispunta la “pazza idea” della Compagnia aerea regionale. È stato un vero flop l’incontro che si è tenuto martedì scorso a Roma tra il governatore siciliano e i rappresentanti del Governo per discutere del “caro voli” e chiedere ad Alitalia di adottare una tariffa unica per l’Isola. “…Per noi non è un capriccio – ha dichiarato Musumeci – senza ponte, la mobilità aerea è una necessità”. Ad ascoltarlo i ministri Paola De Micheli e Giuseppe Provenzano, mentre fuori la porta, si fa per dire, secondo un retroscena raccontato dal giornalista del quotidiano La Sicilia, Mario Barresi, è rimasto il viceministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti Giancarlo Cancelleri, tra lui e il presidente della Regione il rapporto non sarebbe idilliaco. Nonostante Musumeci abbia provato a fare breccia raccontando la sua odissea personale per raggiungere la Capitale e partecipare agli Stati generali, a casa ha portato solo parole, tanti interrogativi e una certezza: la strada della tariffa a prezzo fisso per i voli Alitalia non è percorribile. L’altra strada è quella delle tariffe sociali con lo sconto del 30% per alcune categorie, ma in questo caso a ribellarsi sono le Compagnie Low Cost che già, rispetto ad Alitalia, adottano tariffe molto più basse e non riuscirebbero a sostenere una ulteriore scontistica. Ed ecco allora che, ancora Barresi, tira fuori un’altra ipotesi: quella della compagnia aerea siciliana con la partecipazione della Regione al capitale sociale di un vettore che garantisca prezzi calmierati per i siciliani.
Il progetto sarebbe quello di Aerolinee Siciliane, con azionariato popolare e il front man Luigi Crispino, già fondatore, insieme ad Atonio Carotta, di Air Sicilia, Compagnia fallita nel 2003. Crispino venne arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta e poi assolto nel 2012 perchè il fatto non sussiste. Ecco come si presenta oggi sul sito web la compagnia: “…Aerolinee Siciliane è azionariato popolare e diritto a viaggiare. Una compagnia costruita dai passeggeri, che serve gli abitanti e gli ospiti delle isole siciliane. Ferma la brutalità delle pratiche del trasporto aereo con i conti in attivo. Vola da e per la Sicilia e crea solidarietà, per sostenere chi ha voglia di vivere meglio. Un modello d’impresa che ricostruisce fiducia e credibilità tra le persone, in armonia con la dichiarazione aziendale: il popolo per il popolo. People for people to fly…“.
Tra Crispino e Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, ci sarebbero state lunghe telefonate su richiesta proprio di Musmeci che crede molto in questa possibilità, C’è stata anche la chiusura di un accordo con Lumiwings, società di noleggio aeromobili, con sede in Grecia. Insomma quello della compagnia sicula sarebbe il sogno del governatore di Militello Val di Catania che chiede ai suoi di spingere per ottenere una partenza rapida del progetto che dovrebbe avviarsi dall’aeroporto etneo per poi essere adattato in tutti gli altri scali dell’Isola, compresi quelli minori. Falcone, però, non esclude altri accordi e afferma che ogni partnership vantaggiosa per la Regione è sempre bene accetta. Tante parole, molti progetti ma il risultato è che oggi sono dolori per chi deve spostarsi da e per la Sicilia, per motivi di lavoro, salute e per altre necessità. Se il terzo progetto farà la fine dei primi due, sarebbe meglio ripensarci. Prima che sia troppo tardi.