L’avvocata civilista già consigliere comunale a Cavour: “Credo nel progetto Europa e la politica è quasi iscritta nel nostro dna”.
Roma – Porta il nome e il cognome dello storico statista, cinque volte presidente del Consiglio dei Ministri. Giovanna Giolitti, è pronipote di Giovanni Giolitti e dalla sua Cavour – dove il noto esponente politico battè in ritirata alla fine della sua carriera e della sua vita – inizia la sua corsa alle europee con Fratelli d’Italia. Una figura di spicco quella del leader storico che tra le tante azioni, votò la fiducia al primo governo Mussolini, cambiando orientamento solo nel 1924 dopo le leggi con le quali il regime limitò la libertà di stampa. La visione estera del nonno famoso è racchiusa in un discorso del 1919, che gli valse in quel periodo storico il soprannome di “bolscevico dell’Annunziata”.
“Sarebbe una grande garanzia di pace se in tutti i paesi fossero le rappresentanze popolari a dirigere la politica estera; poiché così sarebbe esclusa la possibilità che minoranze audaci, o governi senza intelligenza e senza coscienza riescano a portare in guerra un popolo contro la sua volontà”, disse Giolitti dopo aver difeso la sua scelta neutralista e criticato il modo in cui Roma venne trascinata nella guerra. E invocò severe misure fiscali contro i profittatori di guerra e, soprattutto, sostenne la fine della diplomazia segreta e il trasferimento al Parlamento del potere di decidere sulla politica estera e sulla guerra.
Oggi quell’eredità, in uno scenario storico e politico diametralmente opposto a quel tempo, viene raccolta dalla pronipote. Giovanna Giolitti è un avvocato civilista, già consigliere comunale di maggioranza a Cavour con il sindaco Piergiorgio Bertone dal 2009 al 2014 (eletto con la lista civica Alleanza per Cavour). Ha fatto inoltre parte dell’Organo di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo per un mandato ed è stata nominata presidente onoraria dell’associazione storico-culturale dedicata a Giovanni Giolitti. Ora è in corsa alle europee con Giorgia Meloni.
“Sono stata interpellata da Fratelli d’Italia – ha spiegato la civilista qualche mese fa – per una candidatura alle elezioni europee del prossimo anno e ho dato volentieri la mia disponibilità. La politica è una sorta di tradizione familiare, quasi iscritta nel nostro dna. Occupandomi anche di diritto internazionale credo di poter portare il mio fattivo contributo. Credo molto al Progetto Europa, specie in riferimento ai principi fondativi della Ceca e dell’Euratom. Ritengo – conclude la bisnipote dello statista liberale della storia italiana del primo Novecento – che l’Europa debba ripartire da qui se vuole avere il peso che merita nel contesto internazionale”.