VITE VELOCI

Quando muore un giovane è una sconfitta per la società. Mac Miller rappresenta milioni di giovani in tutto il mondo. Rappresenta tuo figlio, tuo nipote, il tuo vicino di casa, tuo fratello, me che scrivo e te che leggi.

7 settembre 2018, in una normalissima giornata primaverile una notizia scuote gli animi di numerosi fan e del mondo discografico: “…E’ morto Mac Miller…”, ritrovato senza vita a casa sua a Los Angeles.…Can I, can I, can I get enough?…” A quanto pare no.

Cosa frullasse davvero nella testa di quel ragazzo probabilmente non lo sapremo mai; o forse sì. Sì perché numerose canzoni fanno riferimento alla sua depressione e “Circles”, l’album postumo uscito nel 2020, rappresenta il suo testamento. E’ morto a causa di un’overdose di Fentanyl, alcol e cocaina. Cosa può spingere un ragazzo giovane, milionario, amato da milioni di persone in tutto il mondo a commettere un gesto estremo? La depressione mista ad insoddisfazione personale.


Essere belli per gli altri senza piacersi” canta Massimo Pericolo in “Appartengo”, canzone contenuta nel disco “Persona” di Marracash. E’ proprio questo il problema, raccontare se stessi nelle canzoni e cercare di rimanere personalità stabili per i fan. Riuscire a mantenere indipendenti l’Io artista e l’io persona è quasi impossibile. Abuso di sostanze e dipendenza dalla lean (droga molto in voga tra i giovani americani), hanno fatto da contorno per molti anni, fino alla sua morte, a quella personalità che non cercava altro che la semplice  felicità.

Quando muore un giovane è una sconfitta per la società; sì perché Mac Miller rappresenta milioni di giovani in tutto il mondo, rappresenta tuo figlio, tuo nipote, il tuo vicino di casa, tuo fratello, me che sto scrivendo. La società marcia, spinge spesso le persone a desiderare l’indesiderabile, sposando l’asticella della felicità in punti inutili da raggiungere. Accontentarsi sembra impossibile, trovare felicità nelle piccole cose men che meno. Le persone si trovano oppresse e chiuse in gabbie mentali che tarpano le ali della creatività. Mac Miller è vittima del tempo in cui è nato; vittima come tanti suoi colleghi negli ultimi anni. Ha lasciato un vuoto incolmabile a livello musicale ed ancora si fa fatica credere sia morto.
“Me, I’m still trapped inside my head I kinda feel like it’s a purgatory

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