A Bruxelles arriva la revisione della Pac, tra trattori e roghi di protesta degli agricoltori

David Clarinval, ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura: “Raggiunto giusto equilibrio tra flessibilità e ambiente”.

Bruxelles – Dopo le proteste, i trattori marcianti da un capo all’altro d’Europa, arriva la notizia. I rappresentanti degli Stati membri nel Comitato speciale Agricoltura hanno approvato una revisione mirata di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (PAC) proposta dalla Commissione europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. Questa revisione, spiega il Consiglio in una nota, affronta le questioni incontrate, ad esempio, con l’attuazione dei piani strategici della PAC e mira a semplificare, ridurre gli oneri amministrativi e fornire una maggiore flessibilità per il rispetto di determinate condizionalità ambientali.

Tutto avviene mentre la protesta dei trattori sale d’intensità nel quartiere delle istituzioni Ue a Bruxelles. Si è assistito a un lancio di petardi nelle prossimità delle sedi della Commissione europea e del Consiglio Ue, dove si trovavano riuniti i ministri europei dell’Agricoltura. Sono stati appiccati alcuni roghi bruciando copertoni e balle di fieno anche di fronte al dipartimento responsabile per l’erogazione dei fondi della Politica agricola comune (Pac). I trattori assembrati a Rue de la Loi, la principale arteria che attraversa il quartiere Ue, erano un centinaio.

Trattori a Bruxelles

“Abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo intrapreso azioni rapide per rispondere alle loro preoccupazioni in un momento in cui si trovano ad affrontare numerose sfide – ha detto David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura – La revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra garantire una maggiore flessibilità agli agricoltori e agli Stati membri e alleggerire gli oneri amministrativi, mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di ambizione ambientale nella politica agricola comune”. La commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di ricorrere alla procedura d’urgenza per questa proposta. La posizione del Parlamento in prima lettura dovrebbe essere adottata nella plenaria del 22-25 aprile 2024.

Il regolamento dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio stesso e del Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Se tutto andrà come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine di questa primavera. La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della PAC e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (il cosiddetto “regolamento orizzontale”). Il testo trova un equilibrio tra la necessità di mantenere un elevato livello di ambizione ambientale e climatica nell’attuale
PAC e di garantire che le preoccupazioni degli agricoltori siano prese in considerazione, spiega il Consiglio Europeo.

Nel dettaglio, il Comitato speciale Agricoltura ha approvato le modifiche agli standard relativi alle buone condizioni agricole e ambientali (BCAA) proposti dalla Commissione europea. Le BCAA sono un insieme di nove norme benefiche per l’ambiente e il clima che si applicano agli agricoltori che ricevono sostegno
nell’ambito della PAC. Uno dei principali cambiamenti è l’introduzione di una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. Una volta all’anno, gli Stati membri dovranno informare la Commissione in merito a tali deroghe.

Oltre a ciò, vengono introdotte esenzioni specifiche da alcuni standard BCAA, come ad esempio: per BCAA 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, sulla base delle specificità nazionali e regionali. Per BCAA 7 sulla rotazione delle colture: la rotazione delle colture rimarrà la pratica principale, ma gli Stati membri potranno utilizzare la diversificazione delle colture come alternativa; questo è meno impegnativo per gli agricoltori, soprattutto nelle zone soggette a siccità o ad abbondanti precipitazioni.

Per BCAA 8: gli agricoltori saranno obbligati soltanto a mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e d’ora in poi saranno incoraggiati, su base volontaria, a mantenere i terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso eco-regimi. La revisione approvata esenta inoltre le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla PAC. Poiché ciò riguarda il 65% dei beneficiari della PAC ma rappresenta solo il 10% circa dei terreni agricoli, ridurrà significativamente l’onere amministrativo relativo ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, pur mantenendo gli obiettivi ambientali.

Ancora, in linea con le precedenti richieste degli Stati membri, la revisione garantirà che i paesi dell’UE possano ora modificare i propri piani strategici della PAC due volte all’anno su base permanente, anziché una volta come avviene attualmente. Ciò fornirà agli Stati membri una maggiore flessibilità per affrontare le mutevoli condizioni. Oltre a ciò, sarà comunque possibile avere tre ulteriori richieste di modifica nell’arco
dell’intero periodo di programmazione.

In una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti commenta: l’approvazione in sede Europea della “revisione della Politica Agricola Comune, è una vittoria tutta italiana che ha il sapore di riscatto. Grazie al governo Meloni, e al sapiente lavoro del ministro Lollobrigida, il comparto agricolo vedrà un profondo rinnovamento, mirato a semplificare e ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori, sempre nel rispetto di una tutela ambientale che non deve però trascendere in folli ideologie ambientaliste. Verranno così, in parte, riparati gli errori commessi negli anni ai danni di un settore primario per l’Italia e fondamentale per l’Europa”.

Il presidente del Ppe e del gruppo parlamentare Manfred Weber, via social ha fatto notare che la revisione di alcune regole della nuova Pac “è una buona notizia, non solo per garantire la sicurezza alimentare dell’Ue, ma anche per ridurre gli oneri a carico di chi ci nutre”.

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