La madre ha raccontato di non essere riuscita a tenere stretta a sé la piccola, che è annegata. Ieri altri 408 arrivi per un totale di oltre 1000.
Lampedusa – Quarantaquattro migranti, fra cui 11 donne e 3 minori, sono stati salvati, durante la notte, al largo di Lampedusa dopo che il barchino sul quale viaggiavano è affondato. Una bambina di 15 mesi risulta dispersa in mare: la madre ha raccontato di non essere riuscita, durante il naufragio, a tenere stretta a sé la piccola, che è annegata.
L’imbarcazione in ferro di 7 metri, salpata da Sfax in Tunisia, all’improvviso è colata a picco e i naufraghi sono rimasti aggrappati alle camere d’aria, per circa 10 minuti. Ad intervenire, issandoli a bordo, è stata la nave ong “Mare Go” che li ha in seguito trasbordati su una motovedetta della guardia costiera.
Secondo i racconti dei naufraghi, originari di Burkina Faso, Guinea Conakry, Mali e Senegal, all’appello mancherebbe anche un ragazzo. Sono in corso, nell’area del naufragio, le ricerche.
I 44 sbarcati all’alba a Lampedusa fanno parte dei 620 approdati complessivamente sull’isola a partire dalla mezzanotte dopo che le motovedette della Capitaneria, della guardia di finanza e dell’assetto Frontex, hanno soccorso 13 imbarcazioni.
Ieri, sull’isola, ci sono stati 11 sbarchi, 4 dei quali poco prima di mezzanotte, con 408 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola, al momento, ci sono 1.087 migranti. Ieri sera, su disposizione della prefettura di Agrigento, 380 sono stati imbarcati sul traghetto di linea che è appena giunto a Porto Empedocle.