Istat e della Banca d’Italia: la ricchezza netta degli italiani si è ridotta di oltre il 12% nel 2022 rispetto all’anno prima.
Roma – L’inflazione continua ad accanirsi contro le famiglie italiane! Che il “portafoglio” delle famiglie italiane sia in “rosso” lo si sa da tempo. Soprattutto se ne accorgono coloro che devono far fronte alle consuete incombenze della vita quotidiana: mangiare e pagare le bollette. Non sono le solite doglianze di chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena – ne avrebbe comunque diritto a farle – ma è quanto risulta dall’ultimo rapporto, a cura di Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e Banca d’Italia, ovvero la banca centrale della Repubblica italiana. Ebbene, la ricchezza netta delle famiglie italiane si è ridotta di oltre il 12% nel 2022 rispetto all’anno prima. In pratica, dopo la terribile pandemia si sono erosi i loro risparmi e il potere d’acquisto.
Il rapporto tra ricchezza netta e reddito lordo, secondo gli economisti, è diminuito dall’8,7 all’8,1. I manuali di economia definiscono la ricchezza netta come la differenza tra le attività e le passività finanziarie, ad esempio i prestiti. Mentre la ricchezza lorda si ottiene dalla somma delle attività non finanziarie, come i beni immobili con quelle finanziarie, tipo depositi, azioni, titoli. Ora, scorrendo il rapporto emerge che la crescita della ricchezza non finanziaria, nell’anno in questione, è stata dovuta a quella del valore degli immobili. Al contrario le attività finanziarie sono calate del 5,2%, conseguenza della diminuzione del valore delle quote di partecipazione di un’azienda e del risparmio gestito.
Quindi, ci si è trovati, dopo quasi un decennio, con un incremento dei titoli di debito posseduti dalle famiglie. Le passività finanziarie sono cresciute soprattutto a causa dei “prestiti”. Aumentano i prestiti, rincarano i conti correnti e la frittata è fatta! Sicuramente non ci volevano i “maghi” dell’Istat e di Banca d’Italia per spiegarci l’arcano. Ma, abbiamo la certificazione completa che siamo con un piede nella fossa. Altro che ripresa, ventilata dai politici. L’unica ri…presa certa è quella che ci stanno, per l’ennesima volta prendendoci in giro! L’Unione Nazionale Consumatori, la prima associazione per i consumatori sorta in Italia, nel 1955, ha diffuso un comunicato in cui si parla di “dati drammatici”. I cittadini italiani sono sempre più poveri e nemmeno essere proprietari della propria abitazione contribuisce alla solidità della loro ricchezza, che è in caduta libera se confrontata col reddito a disposizione.
Quest’ultimo è, di per sé, comunque, incapace di sopportare i “morsi” del costo della vita e dell’inflazione. Quello che, un tempo, era considerato un “tesoretto” oggi si sta dissolvendo. Gli effetti non possono che essere di paura del futuro, calo delle aspettative sulla propria condizione socioeconomica e, per forza di cose, il calo dei consumi. Le società non finanziarie sia quelle private che pubbliche (tra quest’ultime figurano le aziende autonome, le Ferrovie dello Stato, le aziende municipalizzate e consortili, le imprese a partecipazione statale, le altre imprese pubbliche) hanno il 57,2% della loro ricchezza lorda, che nel 2022 ha visto aumentare il valore delle strutture impiantistiche e dei macchinari. Essa è cresciuta del 2,4%.
Come sempre è successo nella storia se i lavoratori si impoveriscono, lo stesso non accade per le imprese, anzi, spesso, si arricchiscono. Mentre la ricchezza lorda delle società finanziarie è calata del 7%. Non potevano mancare all’elenco delle doglianze le Pubbliche Amministrazioni, con la ricchezza netta in “rosso” per 1188 miliardi di euro, anche se in lieve miglioramento rispetto al 2021. Le prospettive per il futuro non sono rosee, tutt’altro. La maggioranza delle persone prevede burrasca. Le difficoltà di arrivare a fine mese per molte famiglie sono note da tempo. Gli interventi della politica, finora non hanno prodotto i risultati sperati. Però adesso abbiamo l’ufficialità dell’Istat e della Banca d’Italia, vuoi mettere? Pure loro si sono accorte del processo di depauperamento della popolazione in atto!