Tentato omicidio e sequestro di persona: 4 arresti a Fasano

I fatti risalgono ad agosto, in uno stabilimento balneare di Monopoli. La vittima è stata tramortita a calci e pugni, poi caricata in auto.

Fasano – Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro uomini, tutti di Monopoli, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura, è stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Fasano, coadiuvati nella fase esecutiva dal personale del Nucleo Cinofili di Modugno.

Gli indagati sono stati ritenuti responsabili dei delitti di tentato omicidio aggravato, sequestro di persona, ai danni di una persona di origini siciliane, e anche di porto d’armi ovvero di oggetti atti ad offendere.

Ad agosto scorso la vittima, dopo essersi impossessata del casco e delle chiavi della moto di uno degli indagati parcheggiata all’esterno di un lido balneare di Monopoli, mentre si trovava nella tarda serata nei pressi dello stabilimento, è stata ripetutamente colpita con numerosi calci e pugni, anche mediante l’utilizzo di una noccoliera e di uno sfollagente, dai tre arrestati. Gli aggressori, sebbene la vittima fosse già tramortita dai primi colpi ricevuti, dopo averla costretta a salire a bordo dell’autovettura in loro uso, l’hanno trasportata da Monopoli a Fasano. Qui, davanti all’ospedale, c’era il padre di uno dei tre, in quel momento in servizio quale autista/soccorritore.

Quest’ultimo, invece di soccorrere la vittima già gravemente ferita, l’ha percossa ulteriormente insieme ai tre giovani, per poi abbandonarla sanguinante e stordita all’esterno dell’ospedale. Successivamente il malcapitato, dopo aver percorso un tratto di strada a piedi per fuggire dall’aggressione, si è poi accasciato ed è stato soccorso dal personale sopraggiunto del 118, per poi essere trasportato d’urgenza in pericolo di vita all’ospedale Perrino di Brindisi.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, svolte dai militari operanti, comprensive anche dell’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza dell’area in cui si è verificata la violenta aggressione e di perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, hanno consentito di identificare i presunti responsabili dell’aggressione citata. Nel corso delle perquisizioni domiciliari e veicolari espletate sono state anche rinvenute e sottoposte a sequestro alcune mazze da baseball e materiale esplosivo di illecita detenzione.

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