Donna uccisa a La Spezia, è stato il marito: “Volevamo morire insieme”

Rossella Cominotti è stata ammazzata in un albergo, Alfredo Zenucchi ha confessato: ha colpito la moglie ma non è riuscito a togliersi la vita. La coppia era scomparsa da casa da quasi due settimane. Sul gesto l’ombra dei debiti.

La Spezia – “Volevamo morire insieme: il progetto era questo. Doveva essere un omicidio-suicidio, ma non sono riuscito a togliermi la vita”. Ha confessato Alfredo Zenucchi, il marito di Rossella Cominotti trovata cadavere il giorno dell’Immacolata in una stanza dell’Antica Locanda Luigina a Mattarana, frazione del comune di Carrodano, in provincia di La Spezia. Il corpo presentava profonde ferite al collo e sui polsi provocate da un rasoio a mano libera, trovato accanto al cadavere. Zenucchi, 57 anni, originario di Bergamo, era stato visto mentre lasciava l’hotel a bordo della sua C3 bianca per dirigersi lungo l’Aurelia.

Il cadavere ritrovato insieme al rasoio e a una lettera

Poco dopo, il personale della locanda aveva trovato il corpo esanime di Rossella, 53 anni e originaria di Cremona e dato l’allarme. Sul posto erano giunti subito i carabinieri della stazione di Sesta Godano, il medico legale e il magistrato di turno, la pm Elisa Loris. Gli inquirenti hanno trovato nella stanza anche una lettera, apparentemente scritta dalla donna e sottoscritta da entrambi che palesava i propositi del suicidio.

Rossella Cominotti, la donna uccisa in una locanda dello Spezzino

La caccia all’uomo e il fermo in Lunigiana

Immediatamente era partita la caccia all’uomo e poche ore dopo, alle 13:30, Zenucchi è stato fermato dai carabinieri all’altezza a bordo dell’auto a un posto di blocco in Lunigiana in località Terrarossa, nel Comune di Licciana Nardi, in provincia di Massa Carrara: non ha opposto resistenza. Nel successivo interrogatorio, l’uomo ha ammesso di aver ucciso la moglie, confermando che la coppia aveva deciso di morire assieme. Dopo aver colpito a morte la moglie, ha confessato, Zenucchi è rimato accanto a lei fino alla mattina dell’Immacolata per poi lasciare l’albergo con l’intento di togliersi la vita ma di non aver avuto sufficiente coraggio per farlo. Resta ancora ignoto, per ora, il movente, anche se si affaccia l’ombra dei debiti. La procura ha emesso nei confronti dell’uomo un decreto di fermo.

Il messaggio su Facebook di una parente: la coppia era sparita da 12 giorni, “aiutateci a trovarli”

Della coppia non si avevano più notizie da circa due settimane: marito e moglie, residenti a Cavatigozzi alle porte di Cremona, sono i titolari di un’edicola nel centro di Bonemerse davanti al palazzo del Comune. Una parente di Rossella nelle ultime ore aveva lanciato un appello su Facebook per ritrovarla. “Stiamo cercando Rossella – hanno scritto – mancano da casa lei e il marito da ormai 12 giorni. Vive a Bonemerse. I telefoni non ricevono più nemmeno whatsapp e chiamate. Condividete soprattutto nella zona di Cremona. Grazie a chi ci darà una mano a ritrovarli. Le forze dell’ordine stanno già lavorando per questo. In famiglia c’è molta paura. Grazie a tutti”.

Il messaggio pubblicato su Facebook da una parente della donna

Una coppia riservata, ultimamente qualche tensione coi vicini

Ignoti i motivi del gesto, La coppia, a quanto si apprende, era molto schiva e ultimamente anche in paese il loro atteggiamento era piuttosto inconsueto. “Da mesi la casa sembrava come abbandonata. L’erba del giardino è cresciuta in maniera smisurata e abbiamo provveduto a tagliarla noi”, raccontano alcuni vicini allungando anche l’ombra di presunti problemi economici. Solo una volta c’è stato un confronto: “Anche piuttosto duro per i cani e il modo in cui li tenevano. Sempre liberi, quasi abbandonati a loro stessi – rivela una vicina -. Ci siamo lamentati e lui ci ha quasi aggrediti“.

Rossella è la 110ma vittima di femminicidio nel nostro Paese nel 2023.

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