Filippo era ossessionato dall’ex fidanzata e cercava di mantenere il controllo su di lei in tutti i modi. La risposta di Elena: «Dalle un attimo di respiro».
Venezia – «Ciao scusa, puoi far accendere il telefono alla Giulia e farglielo lasciare acceso?». Lo scriveva su Whatsapp Filippo Turetta a Elena, la sorella di Giulia, qualche settimana prima che il 21enne aggredisse e uccidesse a coltellate la ragazza. Giulia lo aveva lasciato ma lui non si rassegnava, quindi cercava sponda dalla sorella, che però non gli dava corda. «No», risponde Elena alla richiesta. Al che lui ribatte: «Perché?! Non è giusto, non può non cagarmi per tutte ste ore. Mi aveva promesso ieri che mi scriveva durante la giornata… dille almeno che le ho scritto». A rivelare il contenuto dei messaggi è la trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”.
La richiesta di foto, la risposta di Elena: «Filippo dalle un attimo di respiro»
Nel prosieguo della conversazione Elena Cecchettin non cede alle richieste e prova a far ragionare il giovane: «Filippo dalle un attimo di respiro», scrive la sorella di Giulia. «Di respiro da cosa – risponde lui -. Mi aveva promesso che mi mandava qualche foto e video della giornata». E poi visto che Elena non ribatte più, conclude: «Scusa, grazie».
Sono messaggi che provano come Filippo volesse controllare Giulia anche dopo che lei lo aveva lasciato. Una vera e propria ossessione che lo ha portato l’11 novembre a ucciderla a coltellate per poi abbandonarne il corpo in un canalone vicino a un lago di Barcis (Pordenone) e tentare la fuga in Germania, dove è stato arrestato.
Filippo era ossessionato da Giulia, voleva il controllo anche sulla festa di laurea
In un altro messaggio, stavolta audio, si sente la voce di Turetta che chiede informazioni sulla festa di laurea di Giulia, che doveva tenersi solo pochi giorni dopo l’omicidio:
«Ciao volevo chiederti un’opinione. Ho raccolto tutti i dettagli che avevamo scritto per la caricatura sulla chat eccetera, e ci stavano tutti, proprio un paio di cose, non saprei come dire. Cioè a Giulia non piacciono le tisane, da quello che so non le beve, per lei sono acqua sporca. Però qualcuno lo aveva detto e quindi cosa facciamo? Lo diciamo lo stesso da mettere nei dettagli? Almeno che tu non mi contraddici e dici che è una sua caratteristica ma non mi pare proprio. Possiamo anche tralasciarlo questo dettaglio».
Turetta non ha guardato i funerali in tv
Ora Turetta è in carcere a Verona. Martedì i toccanti funerali della ragazza a Padova e Saonara, seguiti da migliaia di persone sul posto e centinaia di migliaia in diretta tv. Tra loro non c’era Filippo: nonostante in cella gli sia stato concesso di guardare la televisione, la mattina di martedì l’apparecchio è rimasto spento.
Durante le esequie il padre della ragazza, Gino Cecchettin, ha letto una emozionante e intensa lettera che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha chiesto, tramite una lettera circolare, che sia letto e dibattuto nelle scuole. Ieri Cecchettin ha annunciato di volersi prendere una pausa dal lavoro, confidando la volontà di dedicarsi a un “impegno civico”.