Hai salutato quell’uomo? Ti brucio

Da qualche mese i due litigavano spesso e, come pare, sempre per lo stesso motivo: l’esagerata gelosia dell’uomo. L’ultimo violento litigio sarebbe iniziato all’interno di un bar e finito tragicamente in casa. La donna è morta in ospedale per le gravissime ustioni riportate a seguito dell’aggressione del compagno che l’ha cosparsa di benzina per poi darle fuoco.

PANTELLERIA (Trapani) – Non ce l’ha fatta la donna aggredita selvaggiamente dal compagno che l’aveva cosparsa di benzina per poi darle a fuoco. Anna Elisa Fontana, 48 anni, dipendente di un albergo, è morta il 25 settembre scorso nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo dove era ricoverata per le gravi ustioni riportate in tutto il corpo. I medici hanno tentato il tutto per tutto pur di salvarla ma la gravità e la vastità delle bruciature hanno avuto la meglio su quel corpo martoriato alle fiamme.

La tragica vicenda si era consumata in casa di Onofrio Bronzolino, muratore di 52 anni, anche lui ricoverato in Chirurgia plastica, reparto detenuti, per danni agli occhi causati dalle medesime fiamme che hanno ucciso la compagna. L’uomo, che conviveva con la vittima da un paio d’anni in un appartamento di via Maggiuluvedì, aveva iniziato a litigare con la donna in un bar del centro storico poco dopo le 21 del 23 settembre. Motivo dell’alterco, che sarebbe continuato in casa, un attacco di gelosia da parte di Bronzolino che aveva rimproverato aspramente Anna Elisa per un saluto che la donna aveva rivolto ad un conoscente, marito di una sua amica. Un gesto innocente, di pura educazione, forse scambiato dall’uomo come un segno d’intesa, ma solo nella sua mente bacata.

Anna Elisa Fontana

Dopo imprecazioni e parole grosse l’uomo sarebbe uscito da casa per poi farvi rientro dopo pochi minuti con una bottiglia di benzina in mano. Nemmeno il tempo di riflettere che Anna Elisa si ritrovava cosparsa di benzina e un attimo dopo avvolta dalle fiamme innescate con un accendino dal suo compagno ormai fuori controllo. Mentre l’aggressore prendeva la via della fuga la donna, con coraggio e forza, raggiungeva il bagno di casa e tentava di spegnere il fuoco che le avvolgeva i vestiti e il corpo semicarbonizzato. Bronzolino, a bordo della sua auto, raggiungeva il centro del paese sfondando le transenne che proteggono l’area pedonale per poi tentare di tornare verso casa.

Giunto sotto l’abitazione i carabinieri, giunti in zona al seguito dei soccorritori del 118, bloccavano l’uomo mentre in casa la donna, con le ultime forze che aveva in corpo, gridava: ”E’ stato lui, è stato lui”, per poi perdere i sensi e scivolare sul pavimento. La donna veniva subito soccorso e trasferita all’ospedale dell’Isola ma le ustioni riportate imponevano ai medici del locale nosocomio il trasferimento della paziente, tramite elicottero, al Grandi Ustionati del Civico di Palermo dove la donna giungeva praticamente in fin di vita. Anche Bronzolino veniva ricoverato nel medesimo nosocomio per gravi ustioni agli occhi ma veniva subito dimesso e trasferito in corsia vigilata con 20 giorni di prognosi.

Onofrio Bronzolino

La Procura di Trapani formalizzava l’accusa di tentato omicidio che, qualche giorno dopo, si trasformava in omicidio aggravato dunque appena l’indagato si sarà ristabilito la sua traduzione in carcere rimane scontata. I due conviventi, con due matrimoni falliti alle spalle, avevano deciso di unire i loro destini un paio d’anni fa ma Bronzolino aveva più volte manifestato la sua gelosia ma nulla che facesse pensare all’ennesimo femminicidio. Il muratore, che si recava spesso sull’isola per lavorare in diversi cantieri, aveva conosciuto la vittima che lavorava in un albergo di cui l’operaio era stato cliente. L’indagato aveva dei precedenti, risalenti alla fine degli anni ’80, ma da allora aveva rigato dritto dedicandosi esclusivamente al lavoro.

Da qualche mese i litigi si erano fatti più frequenti, riferiscono i vicini di casa, ma non risultano denunce per maltrattamenti o chiamate ai carabinieri:

L’abitazione della coppia posta sotto sequestro

“Un gesto cosi terribile ha sconvolto la nostra comunità dove non ricordo accadimenti di simile entità – ha dichiarato il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona – Sono davvero sconvolto. Pare ci sia stata una lite e l’uomo ha gettato della benzina sulla donna per poi darle fuoco….In paese non si era mai registrato un fatto così grave, solo qualche rissa denunciata ai carabinieri, ma mai nulla di così drammatico”. Tutti gli abitanti dell’isola si aspettavano che Anna Elisa potesse farcela ma dopo un iniziale ottimismo la triste notizia della morte di una donna senza colpe.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa