Manette ai pusher “nababbi”

Violando gli arresti domiciliari e spacciando a ritmi da cottimo due cittadini stranieri avevano accumulato una fortuna.

Rieti – I carabinieri e la Guardia di finanza hanno messo fine alla lucrosa attività criminale di due stranieri, domiciliati nel capoluogo, responsabili di oltre 1000 episodi di spaccio di sostanza stupefacenti in meno di un anno, nel periodo compreso tra dicembre 2020 e lo scorso mese di agosto. L’indagine ha preso le mosse nel mese di febbraio, allorché uno degli arrestati era stato fermato e trovato in possesso di sei dosi di cocaina e una di hashish. Più fruttuosa la perquisizione al suo domicilio: altro hashish e una somma in contanti di quasi 47mila euro nascosti in una borsa. Sottoposto agli arresti domiciliari, l’uomo in seguito sarebbe più volte evaso per continuare i suoi traffici.

Sempre in aprile un altro cittadino straniero finiva ai domiciliari dopo essere stato trovato in possesso di circa 130 grammi di cocaina. In casa aveva altro stupefacente e una somma in contanti di più di 51mila euro. Anche in questa circostanza, il soggetto avrebbe violato più volte gli arresti domiciliari. Ulteriori accertamenti effettuati sul conto di entrambi gli stranieri hanno permesso di ricostruire l’attività di spaccio messa in atto dai due prima dell’arresto, traffico che aveva fruttato non meno di 200mila euro. Le successive indagini patrimoniali hanno dimostrato come i due disponevano di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati ed alle attività svolte, piccola fortuna comprensiva di un appartamento a Rieti.

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