La perdita di cinque vite umane scuote la comunità di Brandizzo, mentre emergono inquietanti interrogativi sulla sicurezza ferroviaria. Nella vicenda anche un oscuro presagio.
Brandizzo – La tragedia ferroviaria ha scosso la tranquilla cittadina in provincia di Torino. Il tragico incidente sulle rotaie ha causato la perdita di cinque vite umane. Cinque operai, addetti alla manutenzione dei binari e dipendenti della società Sigifer di Borgo Vercelli, sono stati travolti da un locomotore. Le cause, ancora in via di accertamento, sembrano essere riconducibili ad un fatale errore di comunicazione.
Le vittime, tutte identificate, sono Kevin Laganà (22 anni), Michael Zanera (34 anni), Giuseppe Sorvillo (43 anni), Giuseppe Aversa (49 anni) e Giuseppe Saverio Lombardo (53 anni), tutti tecnici che stavano svolgendo il loro lavoro per garantire la sicurezza sulle linee ferroviarie.
L’incidente è avvenuto lungo il binario 1 dove i lavoratori stavano eseguendo attività di manutenzione. Secondo le prime ricostruzioni, ancora non complete, pare che il macchinista del convoglio non fosse stato informato delle operazioni di manutenzione in corso, e questa tragicamancanza ha avuto inevitabili, gravissime conseguenze.
Una residente della zona ha raccontato di aver sentito un forte boato e ha riferito ai giornalisti che il treno non aveva emesso alcun fischio di avviso. Il fatto ha sollevato polemiche e perplessità sul sistema di allarme e sulla mancata comunicazione dei lavori in corso.
Le autorità locali e la Procura di Ivrea hanno avviato un’indagine sull’incidente aprendo un fascicolo per disastro e omicidio plurimo colposi contro ignoti. Le immagini delle telecamere di sorveglianza lungo la tratta ferroviaria saranno esaminate e ulteriori testimonianze saranno raccolte da parte degli inquirenti. La polizia giudiziaria del compartimento della Polfer di Torino è stata incaricata delle indagini.
In un momento in cui la comunità piange la perdita di cinque persone, emergono dubbi su procedure e protocolli di sicurezza che devono essere rigorosamente osservati nel settore ferroviario. L’inchiesta proseguirà per accertare non solo le responsabilità dirette ma le carenze che, probabilmente, sono state alla base del sinistro. Per evitare che altri lavoratori seguano la stessa sorte.
Una nota di particolare inquietudine proviene dal racconto di uno dei deceduti, Michael Zanera, 34 anni. Prima di essere travolto dal treno l’operaio aveva condiviso sui social network un’esperienza che oggi assume toni di premonizione. Mentre era impegnato nella saldatura delle rotaie, aveva notato l’emergere di un crocifisso, interpretato da lui come un segno divino.
“È la prima volta che mi succede, mentre saldo la rotaia mi è uscito un crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente nonostante lo richiamo tutti i giorni ultimamente perché non è un bel periodo per me”, aveva scritto Michael sul social.
La storia condivisa da Michael su TikTok, dove l’uomo aveva postato l’immagine di una croce formata dalle fiamme sprigionate dalla saldatura e accompagnata dalle note di “The Power of Love” dei Frankie Goes to Hollywood, avrebbe toccato profondamente la sua anima di credente. Il suo destino, forse, era già segnato.