Bastonato e bruciato per gelosia?

I due uomini erano rivali in amore? L’indagato rigetta ogni addebito pur conoscendo la vittima che pare frequnetasse, negli ultimi tempi, con una certa assiduità. Importante il ruolo della ventenne, specie se verrà accertato che si tratta della stessa donna che ha chiamato il 112 dopo il ritrovamento del cadavere.

SASSARI – Nega di avere qualsiasi responsabilità nell’omicidio di Nicola Pasquarelli, 78 anni, pensionato originario di Ittiri, il cui corpo carbonizzato è stato ritrovato il 26 agosto scorso davanti all’Orto botanico di via Piandanna. Antonio Luigi Fiori, 48 anni di Sassari, senza fissa dimora, davanti al Gip Gian Paolo Piana, durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi lo scorso 29 agosto nel carcere di Bancali, ha reiterato la propria innocenza e rigetta al mittente le accuse di omicidio volontario, distruzione di cadavere, furto di carte di credito, soldi e preziosi. L’indagato, dopo aver parlato con i suoi difensori, avvocati Elisabetta Udassi e Roberto Risi, è tornato in cella dove dovrà rimanere cosi come disposto dal Gip sassarese.

La zona fuori mano dell’Orto botanico di Sassari

L’indagato, pur affermando di conoscere la vittima, aveva negato ogni suo coinvolgimento nel delitto anche davanti al Pm Lara Senatore e agli agenti della Squadra Mobile, diretta da Dario Mongiovì, che lo avevano arrestato la notte fra il 26 ed il 27 agosto. Esattamente dopo meno di un giorno dal ritrovamento del corpo bruciato che, da una prima ricognizione cadaverica, sarebbe stato ammazzato almeno un paio di settimane prima. Durante quel primo interrogatorio Fiori, i cui avvocati avevano consigliato di avvalersi della facoltà di non rispondere, si sarebbe più volte contraddetto nel raccontare la sua verità tanto che il giudice per le indagini preliminari Piana aveva confermato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.

L’uomo, alla contestazione delle discordanze nella sua versione dei fatti da parte degli inquirenti, avrebbe addotto la causa all’ingestione di certi farmaci. Secondo quanto ricostruito dalla Mobile, con l’ausilio della squadra Scientifica, Pasquarelli, al culmine di una lite, sarebbe stato colpito e ucciso con un bastone alla nuca e al collo. Alcuni dei colpi inferti potrebbero avergli provocato lo sfondamento del cranio dunque una morte immediata. Il killer, successivamente,  avrebbe posto sopra la salma un copertone e della legna poi cosparsi con liquido infiammabile, verosimilmente benzina, a cui avrebbe dato fuoco con un accendino. La salma, adagiata dentro una depressione del terreno antistante l’Orto botanico, avrebbe bruciato per almeno un paio di giorni,  cosi da essere certi che del corpo dell’anziano rimanesse poco o nulla.

Il punto esatto dove è stato carbonizzato il cadavere

Dopo avere seguito la sua missione di morte il killer, che gli inquirenti ipotizzano si tratti proprio di Fiori, si sarebbe condotto in casa dell’anziano e nella sua abitazione avrebbe razziato soldi, preziosi, una carta bancomat ed una Pay-Pal. I due dunque si sarebbero dati appuntamento in un luogo abbastanza isolato e avrebbero iniziato a litigare per via di una ragazza di 20 anni che, probabilmente, avrebbe avuto una qualche relazione con l’anziano pensionato, cosa che forse non andava a genio al presunto assassino. C’è poi anche un’altra ipotesi, assai simile alla prima ma specularmente opposta: forse Fiori avrebbe avuto una relazione con la giovane a cui si sarebbe opposto il pensionato.

I due, forse venuti alle mani, si sarebbero accapigliati ma avrebbe avuto la peggio Pasquarelli, più anziano e più volte preso a colpi di bastone dal suo assassino. Rimane ancora da comprendere se la ragazza sia o meno la stessa che, nella mattina del 26 agosto, in stato confusionale, avrebbe dato l’allarme alla polizia riferendo di aver visto i resti carbonizzati del povero pensionato. Da ulteriori e più recenti indiscrezioni sembra che il pensionato ed il clochard, negli ultimi tempi, si fosse frequentati assiduamente perché, come avevamo ipotizzato, entrambi gli uomini avrebbero avuto un qualche interesse sentimentale nei riguardi della ventenne.

Il sopralluogo della Mobile e della Squadra Scientifica

Anzi pare che proprio Fiori la considerasse come una fidanzata e non tollerava le presunte attenzioni che Pasquarelli pare rivolgesse alla giovane, già interrogata dalla polizia nel massimo riserbo. Tornando alla giovane donna e dando per scontato che si tratti della stessa ventenne che avrebbe dato l’allarme, cioè la stessa che forse intratteneva una relazione affettiva con uno degli uomini, come faceva a sapere che in quella zona isolata c’erano i resti ossei di un cadavere bruciato? Una coincidenza? Un caso fortuito? Oppure c’è di più?

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