Il violento litigio è culminato con l’accoltellamento della liceale che si è difesa dalla furia omicida dell’assassino. La confessione dell’indagato non ha convinto gli inquirenti. Le indagini proseguono.
ROMA – La liceale avrebbe chiesto la restituzione di un prestito e l’amico l’avrebbe ammazzata a coltellate. Questo potrebbe essere il movente alla base dell’odioso omicidio di Michelle Maria Causo, 17 anni, detta “Misci”, la studentessa del liceo “Vittorio Gasmann”, rimasta uccisa per mano del coetaneo Oliver D.S. durante un litigio per soldi. Il delitto si è consumato in un appartamento di via Giuseppe Benedetto Dusmet a Primavalle, quartiere popolare capitolino, lo scorso 28 giugno, intorno alle 15.30. Il presunto assassino, dopo aver telefonato un paio di volte alla vittima, le avrebbe dato appuntamento in casa propria.
Subito dopo Michelle e Oliver avrebbero iniziato a litigare e la discussione sarebbe degenerata sino alle estreme conseguenze. Il giovane avrebbe afferrato un coltello da cucina e avrebbe colpito la ragazza con sei fendenti, uno alle spalle e gli altri fra collo e addome. La studentessa, che avrebbe tentato anche di difendersi, stramazzava sul pavimento in un lago di sangue ma forse era ancora viva. A questo punto il giovane, i cui genitori sono originari dello Sri Lanka, si sarebbe accorto delle gravissime condizioni della vittima ma nulla avrebbe fatto per soccorrerla rimanendo a guardare la sua terrificante agonia.
Subito dopo il presunto assassino, uscendo di casa, si sarebbe procurato un carrello del supermercato in cui, con non poco sforzo e ammesso che abbia fatto tutto da solo, avrebbe adagiato il corpo di Michelle avvolto in una coperta e infilato in un sacco nero. Il giovane avrebbe trascinato il carrello per qualche centinaio di metri per poi abbandonarlo in via Stefano Borgia davanti ad un cassonetto delle immondizie. Ad accorgersi del cadavere e a dare all’allarme sarebbe stata una donna che poco prima aveva visto del sangue sul selciato.
Poi l’immediato intervento della Squadra mobile e l’avvio delle indagini coordinate dal Pm minorile Anna Di Stasio che sono culminate in brevissimo tempo con l’arresto di Oliver D.S. accusato di omicidio volontario con l’aggravante dell’occultamento del cadavere e vilipendio della salma. Sul movente reale le indagini proseguono a ritmo serrato e con il massimo riserbo. Si parla di una congrua somma di denaro che Oliver avrebbe dovuto restituire alla vittima. Si ipotizza infatti, anche sulla scorta di alcune testimonianze di amiche di Michelle, che Oliver avesse dovuto rendere alla liceale dai 1.550 ai 2.000 euro, ma i genitori della vittima smentiscono:
“Dietro c’è qualcosa di losco – dice la mamma della vittima, Daniela Bertoneri – Quel ragazzo metteva in giro sui social dei video di ragazzine. Magari mia figlia voleva proteggere una sua amica da un possibile ricatto. Oppure forse si era invaghito di lei e davanti a un rifiuto l’ha uccisa…Io lo conoscevo, ci ho parlato alcune volte, mi sembrava a posto, anche se diceva di non voler studiare e poi aveva sempre quel ciuffo sugli occhi che non mi piaceva. Adesso penso che possa avere davvero un lato oscuro, un’anima nera che non conoscevamo. Mia figlia invece era buona, buonissima, aiutava tutti. Ma era anche una ragazza forte e in quel momento avrà provato a difendersi, lei si sapeva far rispettare. Quello però non ha avuto pietà…”.
Il presunto assassino, in parte reo confesso, pare avesse dei precedenti per tentata rapina risalenti all’anno scorso e in casa, che divideva con la madre, avrebbe custodito una modesta quantità di droga poi scoperta dalla polizia durante la perquisizione. Sembra che l’indagato, difeso dall’avvocato Daniele Meles, mesi addietro, avrebbe postato in rete foto più o meno intime di ragazze a scopo di ricatto ma su questo argomento non vi sono conferme. Stessa cosa sul movente passionale: l’indagato si sarebbe invaghito di Michelle, fatto ipotizzato anche dalla famiglia e dall’ex fidanzato della vittima Flavio, e ad un suo ennesimo rifiuto il 17enne l’avrebbe accoltellata. Poi c’è chi parla di debiti di droga e non solo:
” Michelle era infuriata perché non avevo i soldi che le dovevo – ha confessato Oliver – ha iniziato a offendermi e urlare, ho visto il coltello davanti a me e l’ho preso. Ho fatto un cazzata”.
I funerali della vittima si sono svolti presso la chiesa della Presentazione di Primavalle zeppa di cittadini e istituzioni ai vari livelli.