Accoltellamento autobus Reggio Emilia il giornale popolare

Fendenti al volto sull’autobus, usato un taglierino

I fratelli, già noti alle forze dell’ordine, e la loro complice sono stati fermati grazie alle telecamere di sorveglianza.

Reggio Emilia – Nel giro di poche ore la polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, ha tratto in arresto i presunti autori di un violento accoltellamento consumato su un autobus di linea cittadino. In particolare, nella tarda serata di ieri personale della questura, volanti e squadra mobile, sono intervenute in viale Piave ove, su un autobus di linea cittadino, era stato segnalato un accoltellamento.

Sul posto si accertava che la persona accoltellata al volto era stata accompagnata, in via di urgenza, in codice rosso, presso il locale nosocomio. Le immediate indagini consentivano, in breve, grazie all’esame degli impianti di video sorveglianza, di individuare le immagini dei tre autori del fatto, due uomini ed una donna quali passeggeri del mezzo saliti, poco prima, dalla fermata dell’arco di Via Roma. Gli investigatori della squadra mobile, quindi, ricostruivano il percorso dei tre isolando le effigi dei visi.

Catturati i presunti autori dell’accoltellamento

Un operatore della squadra mobile, visionate le immagini, immediatamente, riconosceva, nelle effigi, due fratelli già emersi nell’ambito della mappatura della criminalità giovanile; i due erano stato deferiti per lesioni e rissa consumata nel Campo di Marte. Le ricerche, quindi, si estendevano presso il domicilio dei fratelli che venivano rintracciati unitamente alla ragazza che era salita con loro sull’autobus. La perquisizione domiciliare consentiva di invidiare e sequestrare indumenti corrispondenti a quelli ripresi dalle telecamere e due cutter di cui uno del tutto analogo a quello utilizzato per cagionare le lesioni. I due giovani, presunti autori delle lesioni, venivano tratti in arresto, anche in ragione dei precedenti specifici, mentre la ragazza veniva deferita in stato di libertà.

In ordine al movente, dalla prima ricostruzione, ancora nella fase delle indagini, è emerso che il ferito, già a bordo dell’autobus, vedendo entrare i tre avesse riconosciuto, in uno dei due uomini, l’autore di pregresse aggressioni che aveva subito, e già denunciato. Il ferito, quindi, tentava di bloccare il presunto aggressore prendendogli, anche, il portafoglio per consentirne la identificazione e chiedendo agli altri passeggeri di chiamare le Forze dell’Ordine per procedere. I due uomini e la donna, quindi, reagivano violentemente ed uno dei due attingeva, alla testa, la controparte. I tre, quindi, si davano a precipitosa fuga in direzione centro cittadino.

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