I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza su beni di valore ubicati in diverse regioni italiane.
Milano – L’articolata indagine di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria, condotta dai militari della Compagnia di Gorgonzola, ha permesso di disvelare l’esistenza di un’insidiosa organizzazione criminale dedita al riciclaggio di proventi illeciti, per complessivi 22 milioni di euro, derivanti da una rilevante frode fiscale nel settore dei metalli ferrosi. Nel sistema fraudolento sono coinvolte a vario titolo 18 persone fisiche nonché 24 società nazionali ed estere, attraverso cui transitavano i capitali illeciti, dapprima diretti verso paesi dell’Unione Europea (Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca e Serbia) e successivamente reintrodotti in Italia mediante restituzione in denaro contante agli artefici della frode.
Talune delle società coinvolte sono state inoltre segnalate per violazioni alla disciplina relativa alla responsabilità amministrativa degli enti. Le contestuali perquisizioni, eseguite da 150 finanzieri appartenenti a numerosi reparti del Corpo, hanno permesso di sequestrare contanti in valuta nazionale ed estera per circa 800.000 euro, disponibilità liquide su conti correnti per quasi 3 milioni di euro, 120 immobili, 100 veicoli e 2 yacht nonché numerosi orologi di pregio e gioielli. L’operazione di servizio è stata supportata da unità navali e da unità cinofile cash dog ed antidroga. Nel corso delle attività è stato inoltre eseguito un fermo di indiziato di delitto per detenzione di una pistola rubata, un arresto in flagranza per spaccio di stupefacenti con contestuale sequestro di circa 19 grammi di cocaina e materiale da taglio; nonché notificato un decreto di espulsione pendente nei confronti di un clandestino di origine peruviana.
L’attività eseguita dai militari della Compagnia di Gorgonzola rientra nella più ampia missione della Guardia di Finanza volta al contrasto della criminalità economica al fine di intercettare e reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale nonché di salvaguardare gli operatori economici onesti e i cittadini. Allo stesso modo, il sequestro di patrimoni illecitamente costituiti assume un valore “sociale” perché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalle organizzazioni criminali. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.