La situazione dell’approvvigionamento idrico in Italia è diventata critica, con diverse regioni del Paese che rischiano la mancanza di acqua potabile. Per non parlare dell’agricoltura, da oltre un anno in allarme rosso.
Roma – In risposta alla gravissima situazione idrica il Governo sta riflettendo sull’opportunità di nominare un commissario straordinario per affrontare l’emergenza. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che il tema sarà discusso in Consiglio dei ministri la prossima settimana e sarà argomento prioritario sul tavolo interministeriale delle crisi idriche istituito a Palazzo Chigi.
La mancanza d’acqua ha colpito i più grossi bacini idrici come il fiume Po dove la siccità ha ridotto la presenza del prezioso liquido raggiungendo i livelli più bassi mai registrati. Secondo l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, la situazione potrebbe peggiorare nella prossima estate, con la severità idrica che passerebbe da media ad alta.
Mentre la Lega sollecita la nomina di un commissario “super partes” per coordinare gli sforzi a livello regionale, Pichetto Fratin ha dichiarato che il Governo intende presentare un piano idrico nazionale per garantire l’approvvigionamento dell’acqua per bere, irrigare e produrre energia. Il ministro ha anche sollevato preoccupazioni per la produzione idroelettrica e l’energia nucleare importata dalla Francia, dove la carenza d’acqua sta causando la chiusura di alcune centrali.
In generale la situazione richiede un intervento immediato e un ragionamento integrato per affrontare l’emergenza e garantire riserve d’acqua a lungo termine. Le azioni immediate suggerite includono il monitoraggio costante delle grandezze idrologiche, lo stato dei suoli, le perdite degli acquedotti e l’utilizzo più parsimonioso dell’acqua.