La teca che custodisce i resti della “Quarto Savona Quindici” (l’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone) rimarrà in mostra a Campobasso fino a domani per commemorare le vittime delle mafie nel nostro Paese.
Campobasso – Si è tenuta questa mattina, in Piazza Prefettura a Campobasso e alla presenza di numerose autorità civili e militari, la cerimonia di scoprimento della teca che custodisce i resti della “Quarto Savona Quindici” (l’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone), come azione di memoria collettiva per non dimenticare cosa hanno significato e cosa significano tuttora le mafie nel nostro Paese.
L’evento è stato promosso dall’Associazione Nazionale “ConDivisa – Sicurezza e Giustizia” con il patrocinio del Comune di Campobasso ed in collaborazione con l’Associazione “Quarto Savona Quindici”, l’ANPS e la Fondazione Molise Cultura. Alla manifestazione hanno partecipato 60 allievi della Scuola di Polizia “Giulio Rivera”, 60 allievi della locale Scuola Carabinieri e oltre 200 studenti.
Nel corso della cerimonia, dopo la benedizione impartita dal Cappellano della Polizia di Stato della provincia di Campobasso, Don Francesco Rinaldi, ha preso la parola la vedova del caposcorta della Quarto Savona 15, Rita Montinaro, presidente dell’Associazione “Quarto Savona Quindici”, che ha ricordato l’importanza delle Istituzioni e quanto sia fondamentale che la strage di Capaci resti nella memoria di tutti noi: mai dimenticare chi ha sacrificato e sacrifica ogni giorno la propria vita per combattere la criminalità e l’illegalità.
I resti della Fiat Croma colpita in pieno dalla deflagrazione di circa 500 chili di tritolo a Capaci, nell’attentato in cui rimasero uccisi il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, rimarranno esposti in piazza Gabriele Pepe a Campobasso fino alle ore 18 di domani, mercoledì 12 ottobre. Nell’occasione sarà possibile visitare una mostra con immagini e video della strage di Capaci.