Sono ormai 3 mesi che non si hanno notizie del giovane di 27 anni, dipendente interinale della Ferrari e originario di Pozza. La disperazione della sorella Deborah: «Non riusciamo a capire dove possa essere: abbiamo setacciato ogni pista possibile, in casa abbiamo verificato e non manca nulla di suo».
Maranello – Che fine ha fatto il giovane dipendente interinale della Ferrari originario di Pozza di Maranello? Sono ormai 3 mesi che non si hanno notizie di Filippo Cornia, 27 anni, sparito come un fantasma da casa lo scorso 26 giugno. Il giovane, in ottime condizioni fisiche e psichiche, come pare, si sarebbe allontanato dalla casa dei suoi genitori, il papà Daniele e la mamma Cinzia Montorsi, per poi dormire in un albergo di Fiorano Modenese la notte fra il 25 ed il 26 giugno. Dopo un ultimo colloquio telefonico con il padre di Filippo si sarebbero perdute le tracce.
Iniziamo con le segnalazioni: diverse, ma che non hanno portato a nulla. Un ragazzo, compagno delle elementari di Filippo, lo avrebbe visto il 27 giugno, nel pomeriggio, in sella ad una bicicletta da corsa dinanzi al centro scommesse Sisal di via Claudia a Maranello. Una signora lo avrebbe avvistato il 30 giugno a Bell’Italia, altra frazione di Maranello. Erano le 16.30 quando la donna avrebbe incontrato un ragazzo senza maglietta, a petto nudo, con pantaloncini corti, un marsupio ed uno zaino. E questo ragazzo le sembrava Filippo.
Da casa Cornia non manca nessun marsupio e nessuno zaino e Filippo sarebbe uscito dall’abitazione di famiglia senza documenti, senza soldi e senza patente, dunque non si sarebbe allontanato a bordo di un’auto. Filippo ha incontrato qualcuno che gli ha dato un passaggio? Lo conosceva? E’ stato rapito? Sarebbero giunte alla famiglia anche altre segnalazioni ma nessuna di queste è risultata attendibile:
“…Non sappiamo dove sbattere la testa – racconta la sorella Deborah, di 26 anni – mio fratello non è in possesso di una patente di guida, e con sé non aveva nemmeno la carta d’identità. Ribadisco quanto già detto: non può essersi spostato con una macchina se non con l’autostop, non può aver preso un aereo. Potrebbe invece essere salito su un autobus o su un treno, ma davvero non riusciamo a capire dove possa essere: abbiamo setacciato ogni pista possibile, in casa abbiamo verificato e non manca nulla di suo…”.
Dunque il giovane impiegato della Ferrari, un lavoro che aveva intrapreso da poco e che gli piaceva, non avrebbe avuto alcuna intenzione di sparire per sua volontà. Anche chi lo conosceva, familiari a parte, riferiscono di averlo sentito o incontrato in piena tranquillità e senza che qualcosa potesse turbare il suo equilibrio, almeno apparentemente.
Il giovane, soprannominato simpaticamente Fillo, è di corporatura media, alto 1,75 metri, occhi azzurri, capelli neri e potrebbe avere la barba. Ben poca cosa nella considerazione che chiunque può cambiare aspetto nel giro di qualche istante ma perché avrebbe dovuto farlo proprio Filippo? Ne aveva motivo? Doveva fuggire da qualcuno o incontrare qualcuno? Il giovane non aveva altro con sé che il suo cellulare. Dopo le ultime telefonate, di cui una al padre a cui avrebbe detto di trovarsi a Sassuolo, il telefono risulterebbe irraggiungibile, dunque perché spento o con la batteria scarica. I carabinieri stanno eseguendo ricerche e accertamenti tentando anche di tracciare il Gps contenuto nel device ma ancora nessuna ipotesi da parte degli inquirenti che stanno cercando il giovane in lungo e in largo in un raggio abbastanza vasto di territorio in provincia di Modena.
Un’ultima segnalazione, del 12 luglio scorso, avrebbe evidenziato la presenza del giovane in provincia di Ravenna, presso la nota località balneare di Lido di Savio. Chi dice di averlo visto, con certezza, avrebbe riferito ai carabinieri di un giovane trasandato e dall’aspetto stanco. Particolari che hanno aggiunto altra inquietudine alla famiglia che da tre mesi non sa darsi pace anche sulla scorta di un’altra strana sparizione. Quella di Alessandro Venturelli, 22 anni, scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020. Il giovane aveva gettato dalla finestra di casa uno zaino contenente biancheria, chiavi dell’auto ed effetti personali. Da allora anche Alessandro sembra sparito nel buio di una notte che dura da quasi due anni.