Cantù – Baby-gang: Daspo urbano del Questore per dieci giovanissimi.

Più volte negli ultimi tempi la città di Cantù è stata al centro dell’attenzione mediatica per il ripetersi di episodi di criminalità, riconducibili alla problematica delle cosiddette “baby-gang”, fenomeno sviluppatosi soprattutto in correlazione con il crescente successo della “movida canturina”. Dieci giovani nei guai.

Cantù – Le indagini condotte con scrupolo e capacità investigativa dalla locale Compagnia Carabinieri e dalla Squadra Mobile hanno consentito di concentrarsi su un gruppo di giovani, residenti a Cantù e in gran parte di origini straniere, che approfittando anche della forza derivante dal loro cospicuo numero, hanno nel corso dei mesi, commesso una serie di reati a danno di loro coetanei tra cui rapine, minacce, lesioni e percosse, utilizzando talvolta coltelli e altri oggetti contundenti.

I giovani in azione dentro un negozio

L’azione investigativa si è dimostrata particolarmente complessa a causa dell’omertà delle vittime che,
intimorite e minacciate dagli appartenenti alla banda, non hanno quasi mai presentato denuncia presso gli uffici di polizia. Spesso si è avuta notizia dei reati commessi con molto ritardo e solamente attraverso il monitoraggio dei social network o grazie alle segnalazione di cittadini o di gestori di esercizi commerciali.

Già nei mesi scorsi, all’esito delle indagini dei Carabinieri di Cantù, gran parte dei componenti del sodalizio
erano stati identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria, venendo alcuni di loro sottoposti a provvedimenti limitativi della libertà. Il fenomeno della delinquenza giovanile non può considerarsi tuttavia definitivamente debellato tant’è che, seppur con minore frequenza, si continuano a registrare reati della stessa indole, non ultimo la rissa verificatasi il decorso 24 agosto nella centrale piazza Garibaldi.

Al fine di assestare un ulteriore colpo alla possibilità di riemersione del fenomeno, all’esito di un’approfondita
analisi condotta dai poliziotti della Divisione Anticrimine, il Questore di Como ha adottato il provvedimento
del DASPO Urbano a carico di dieci ragazzi, sei dei quali minorenni, individuati quali possibili partecipi alla
gang, ovvero significativamente contigui a tale ambiente, così da limitarne le potenzialità offensive e favorirne un auspicabile ritorno ad una vita lontana da violenze e illegalità.

La polizia presidia le zone della movida

In osservanza di quanto disposto i predetti, per un intero anno, non potranno accedere e stazionare in prossimità di locali pubblici, di intrattenimento o di somministrazione di alimenti e bevande situati in un circoscritto perimetro del centro cittadino di Cantù, corrispondente all’area più sensibile e già teatro delle pregresse condotte criminose.

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