Pare che anche altre donne siano state operate dall’organizzatrice di eventi e spettacoli e fra queste ci sarebbe una sua “paziente” che correrebbe il rischio di perdere una gamba a seguito di un intervento estetico. I carabinieri indagano anche su un centro estetico di Napoli dove la brasiliana avrebbe lavorato per diversi anni.
Maranello – In quell’iniezione al seno c’era tanto di quel silicone da passare in circolo tramite un vaso venoso. In pratica sarebbe stato un embolo a provocare la morte così repentina di Samantha Migliore, 35 anni, cinque figli, le seconde nozze celebrate appena un mese prima della tragedia consumatasi il 21 aprile scorso per un ritocco estetico.
In attesa degli esiti dell’autopsia, che potrebbero conoscersi entro tre mesi, qualche indiscrezione è trapelata sulla relazione effettuata dal consulente tecnico di parte, il docente e medico legale Arnaldo Migliorini, che avrebbe ventilato un’ipotesi inquietante:
”…La donna non avrebbe potuto salvarsi nemmeno se fosse stata in ospedale – avrebbe rivelato il sanitario – quindi con un tempestivo intervento…”. L’ago della siringa, in seconda analisi, potrebbe avere “pizzicato” un piccolo vaso venoso dove il silicone si sarebbe trasformato in embolo mortale.
Ad eseguire l’intervento, riservato esclusivamente ai medici specialisti, sarebbe stata la brasiliana Pamela Andress, 50 anni, organizzatrice di eventi e spettacoli, indagata a piede libero per esercizio abusivo della professione medica, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.
La sedicente estetista, a cui non competono simili interventi di competenza dei camici bianchi, avrebbe somministrato più di una puntura a Samantha che, come sembra, si sarebbe sentita male subito ovvero sin dalla prima inoculazione al seno. Poi la donna avrebbe perso i sensi e sarebbe spirata fra braccia del marito, Antonio Bevilacqua, che si trovava al telefono con gli operatori del 118.
Alla tragedia avrebbero assistito anche i cinque figli della donna che, travolti dagli eventi, si sono stretti intorno al marito di Samantha che piangeva disperato. Nel frattempo Andress avrebbe raccolto aghi, contenitori e altri attrezzi e se ne sarebbe andata via nonostante una sua amica abbia riferito che sarebbe stato proprio Antonio Bevilacqua a mandarla via.
Poco importa perché appena arrivati i soccorsi la donna era già deceduta e nulla avrebbe potuto salvarle la vita. In America Latina, per risparmiare, sono molte le donne che si fanno operare dalle cosiddette “Bombardere”, ovvero praticone di chirurgia estetica che eseguono iniezioni e persino piccoli interventi a glutei, labbra, viso e seni ma anche su addome e schiena. In Brasile, ad esempio, queste pratiche sono vietate ma le “mammane del silicone” sono numerosissime e i controlli quasi inesistenti.
Molte le vittime e le donne sfigurate e affette da patologie conseguenti a trattamenti non sterili o ad errori di manipolazione di farmaci e attrezzi chirurgici. Pamela Andress si costituiva poi ai carabinieri di Cento, prima di fare ritorno a Napoli, e ad oggi rimane l’unica indagata per la morte di Samantha Migliore. Pare che ci sia anche un medico sospettato di aver fornito il silicone alla sedicente estetista e non solo. Il Pm Pasquale Mazzei, che coordina le indagini dei carabinieri, chiarirà la posizione del professionista che potrebbe aver procurato a Pamela il silicone adatto per rifare seni e glutei:
”…E’ ormai pacifico che Pamela facesse questo tipo di trattamento in maniera sistematica – afferma il legale di fiducia della famiglia Bevilacqua, l’avvocato Daniele Pizzi – dopo l’autopsia conosceremo esattamente le cause della morte…”.
Infatti anche un’altra donna, in un centro estetico di Napoli pare di proprietà di un personaggio assai noto nel panorama televisivo nazionale, sarebbe stata “operata” dalla “dottoressa” Pamela e attualmente corre il rischio di perdere una gamba. Sembra anche che l’indagata conoscesse diversi medici chirurghi del settore da cui avrebbe appreso il “mestiere”.
Antonio Bevilacqua era comunque contrario a quelle maledette iniezioni e non ne aveva fatto mistero con l’amatissima consorte:”…Amore ma sei convinta? A me questa storia non piace – diceva Antonio a Samantha – poi si è sentita male e mi ha chiamato… Poi la corsa, l’immagine di lei con le siringhe attaccate al corpo e l’estetista che mi invitava a prendere acqua e zucchero perché diceva: è solo un calo di pressione dovuto al fatto che non ha mangiato. Samantha ha perso subito conoscenza ed è morta fra le mie braccia…”.
I funerali della donna si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Maranello dove, oltre a gran parte della popolazione, erano presenti il marito, i parenti di Samantha, ed i suoi cinque figli distrutti dal dolore.