“Difesa, la forza che unisce” è lo slogan 2025. Un tributo alla coesione, alla memoria e al servizio per il Paese.
Il 4 novembre rappresenta per tutti noi un momento di riflessione collettiva, quando celebriamo la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Questa data ci riconduce alle origini della nostra identità come nazione, a quel momento storico in cui l’Italia riconquistò la propria integrità territoriale e la libertà al termine del primo conflitto mondiale. Allo stesso tempo, questa commemorazione ci spinge a volgere lo sguardo in avanti, con spirito consapevole e fiducioso, verso l’orizzonte che attende il nostro Paese.
Lo slogan individuato per quest’anno – “Difesa, la forza che unisce” – esprime con efficacia l’essenza più autentica della ricorrenza. Si tratta di un richiamo alla solidarietà, alla reciproca fiducia e al senso di appartenenza comune. Un abbraccio simbolico tra la popolazione e le sue istituzioni, tra coloro che dedicano la propria esistenza al servizio della nazione con abnegazione e spirito di sacrificio e chi, nel quotidiano, la vive e l’onora attraverso le proprie azioni. La protezione del Paese non costituisce esclusivamente un compito affidato alle strutture militari: rappresenta piuttosto un patrimonio condiviso, un obiettivo comune, una prospettiva di sviluppo collettivo.
Nell’epoca contemporanea, caratterizzata da tensioni e frammentazioni, la Difesa mantiene la sua vocazione aggregante. Soltanto attraverso la collaborazione e l’unità d’intenti possiamo edificare un domani più solido, più equo, più protetto. Proprio nelle fasi di maggiore complessità scopriamo quanto le nostre istituzioni militari fungano da elemento connettivo: un luogo d’incontro tra diverse generazioni, tra territori differenti, tra tradizioni culturali e visioni del mondo anche distanti tra loro.
Il messaggio che accompagna questa giornata vuole essere un inno alla coesione sociale, alla fiducia reciproca e alla partecipazione attiva. È un tributo sentito e un gesto di riconoscenza verso coloro che hanno sacrificato la propria vita affinché l’Italia rimanesse integra, preservando i propri valori fondamentali e il proprio patrimonio culturale. Perché l’autentica potenza di una nazione risiede nella capacità dei suoi cittadini di sentirsi parte di un unico destino comune.