Al collasso Ventimiglia, italiani a casa stranieri a spasso.
Ventimiglia – Che i vicini di casa con capitale Parigi fossero dei poco di buono lo abbiamo sempre saputo. E non vi enumero in quante occasioni sia storiche che sociali. Anche stavolta, in questo disastroso frangente soprattutto per loro che hanno fatto tutto con colpevole ritardo, continuano a disfarsi dei migranti respingendoli con la forza verso l’Italia. Verso Ventimiglia, una cittadina alla mercé dei clandestini e stranieri di ogni razza:”…I francesi respingono i migranti che trovano sul loro territorio e gli stranieri, a piedi – racconta il sindaco Gaetano Scullino – entrano e si disperdono in città, senza essere controllati, senza sapere se anche loro, come noi tutti, siano portatori del virus! Noi dobbiamo restare a casa e lo facciamo mentre loro girano indisturbati?.. Bisogna subito evitare che i migranti siano spinti in Italia e poi lasciati a spasso. Devono essere accompagnati dalla frontiera al Campo Roja di Bevera e da lì non devono uscire, come non escono di casa gli italiani…”.
Insomma la questione migranti è stata abbandonata a sé stessa e non c’è giorno che non sbarchino centinaia fra uomini, donne e bambini di cui non si sa nulla, specie sotto il profilo sanitario. Ciò che riempiva le pagine dei giornaloni sino a qualche mese fa è diventata notizia da breve, da relegare, ed è già una fortuna, in ultima pagina o da non pubblicare affatto. Quando riprenderà la solita solfa? Quando la tragedia si sarà attenuata ovvero quando la politica, meglio una certa politica, tornerà sulla questione migranti e sbarchi per fare passerella elettorale.
Per sbandierare ai quattro venti l’annoso problema senza muovere un dito per risolverlo. Ormai non ci caschiamo più. Nemmeno Salvini si è ricordato di Ventimiglia in questi giorni ed è tutto dire. Ad ogni buon conto il sindaco di Ventimiglia ha deciso di chiedere aiuto al prefetto di Imperia, già alle prese con la pandemia con i pochi mezzi a disposizione. Dall’anno scorso pare siano entrati nella città di frontiera oltre 25.000 persone. Un numero enorme e tutte dalla Francia. Così non è possibile continuare, soprattutto in tempi tristi come questi e con l’infezione in corso che miete vittime su vittime. Se fosse stata l’Italia a rigettare i migranti in Francia, qualora mai avesse potuto, che cosa avrebbero fatto le istituzioni parisienne eredi della Legione Straniera?