Yacht di lusso con bandiere straniere per evadere il fisco

Maxi controlli in porto: molti italiani navigano sotto falsa identità nautica per sfuggire alle tasse. Scoperto il trucco del “flagging out”.

Trieste – Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza ha ulteriormente intensificato l’attività di controllo nel settore della nautica da diporto, con particolare attenzione alle imbarcazioni battenti bandiera estera. L’azione si è sviluppata sia in mare, dove si è registrato un maggiore flusso di unità da diporto durante il periodo estivo, sia presso i porti turistici e darsene della regione.

Le verifiche hanno riguardato, in particolare, imbarcazioni immatricolate all’estero ma di fatto nella disponibilità di cittadini italiani residenti nel territorio nazionale.

Il fenomeno, noto come “flagging out”, consiste nell’immatricolazione di imbarcazioni presso registri nautici esteri, pur essendo queste stabilmente ormeggiate e utilizzate in Italia. Tale pratica, se posta in essere da soggetti residenti nel territorio nazionale, non esonera dall’obbligo di dichiarare il bene nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, come previsto dalla normativa vigente in materia di monitoraggio fiscale.