Ieri si era registrata la prima vittima campana: un uomo di 80 anni originario di Maddaloni. Sette in tutto nel 2025. Sale l’allerta ma si invita alla calma: “Dati in linea con gli anni precedenti” .
Napoli – Salgono a sette, dall’inizio dell’anno, le vittime per il virus West Nile in Italia. Dopo un decesso a Novara, in Piemonte, e 3 morti nel Lazio, oggi in Campania si sono registrate altre due vittime che si aggiungono a quella di ieri.
Le vittime in Campania
Tre finora le vittime in Campania. Stamani si è avuta notizia della morte di un uomo di 74 anni, deceduto venerdì scorso all’Ospedale del Mare di Napoli. Era nato a Pomigliano d’Arco ed era stato trasferito d’urgenza in ospedale il 20 luglio scorso per un’emorragia digestiva. Due giorni dopo però sono comparsi la febbre e uno stato confusionale, quadro clinico che si è ulteriormante aggravato a causa di un’insufficienza renale. Il paziente è deceduto alle 4,20 di venerdì scorso. Quindi è stata la volta di un uomo di 68 anni di Trentola Ducenta, nel Casertano. L’uomo è morto ieri sera al presidio ospedaliero di Aversa. Ieri si era registrata la prima vittima campana: un uomo di 80 anni originario di Maddaloni, ricoverato all’ospedale di Caserta.
I morti nel Lazio
I casi di West Nile in Campania si aggiungono a quelli del Lazio, dove oggi si registra un’altra vittima: un uomo di 86 anni morto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Era tra i primi contagiati nel territorio ed era in terapia intensiva. Da quanto si apprende dalle prime informazioni, sarebbe stato affetto da diverse patologie pregresse.
Ieri mattina poco dopo le 6 era deceduto invece Mario Tatangelo, 77 anni, ricoverato il 26 luglio con febbre alta. Aveva subito un trapianto cardiaco nel 2014, era in cura al San Camillo-Forlanini ed era affetto da insufficienza renale cronica. . Prima ancora è toccato a Filomena Di Giovangiulio, morta a 82 anni domenica 20 luglio. La donna era in vacanza a Fondi: giorni prima per febbre alta e stato confusionale era stata ricoverata all’ospedale San Giovanni di Dio, dove è spirata.
Cos’è il virus West Nile e come si trasmette
Trasmesso dalla puntura di zanzare infette, il virus sta suscitando preoccupazione crescente tra le autorità sanitarie locali, che invitano la popolazione a prestare attenzione, proteggersi dalle punture e segnalare tempestivamente sintomi sospetti come febbre, dolori articolari, cefalea e stanchezza. I serbatoi infettivi del virus sono gli uccelli migratori che ogni anno dall’Africa sub-sahariana arrivano in Europa. A infettarsi sono però anche uccelli stanziali come corvi, cornacchie, gabbiani che a loro volta, poi, passano il virus alle zanzare.
Il Ministero: “Dati in linea con gli anni precedenti, nessun allarmismo”
Il ministero della Salute invita all’attenzione ma ricorda che non c’è nessun allarmismo: “La situazione epidemiologica è in linea con gli anni precedenti. Secondo l’Ecdc, nel periodo clou dell’anno scorso, i casi segnalati erano 157 mentre ad oggi siamo ancora lontani da quel numero”, ha dichiarato Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, a margine di un incontro all’Università ‘Luigi Vanvitelli’ di Napoli.
Campitiello sottolinea che i decessi si sono verificati tutti in pazienti anziani e/o con patologie già preesistenti, per le quali “la causa sicuramente è anche il virus, ma si associa ad una condizione di immunodeficienza preesistente”. Oggi la lotta non è col virus, ma è con la zanzara: “Abbiamo strumenti per proteggerci, le disinfestazioni ma anche l’autoprotezione con repellenti, abiti con maniche e pantaloni lunghi e la cura nell’evitare ristagni d’acqua. Quindi diamo le informazioni giuste, senza preoccupazioni”.
Stop alla donazione di sangue per 31 province
Sono 31 le province sottoposte a limitazioni delle donazioni per contrasto del virus West Nile. Il Centro nazionale sangue ha pubblicato l’elenco sul suo sito: andranno effettuati Test NAT o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella stagione 2025 nei luoghi indicati. Le province interessate dai provvedimenti restrittivi e citate dal Centro Nazionale Sangue sono: Bologna, Caserta, Cremona, Ferrara, Forlì-Cesena, Frosinone, l’Aquila, Latina, Lecce, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Novara, Oristano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Torino, Treviso, Udine, Varese, Venezia, Verona. Per quanto riguarda i Paesi Ue: Grecia (unità periferiche dell’Attica Occidentale e del Pireo) e Romania. Per Stati Uniti e Canada la misura è in vigore tutto l’anno.