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Voto di scambio a Manfredonia: dieci indagati tra dipendenti pubblici e politici 

Avviso di conclusione delle indagini: le accuse vanno dalla corruzione elettorale all’aggiramento dell’interdittiva antimafia.

Foggia – Sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari relativi all’inchiesta della Procura che il 9 marzo scorso aveva portato all’esecuzione, da parte dei finanzieri della Compagnia di Manfredonia, di misure cautelari a carico di 7 indagati, tra cui imprenditori, professionisti ed alcuni funzionari pubblici in servizio attualmente o in passato presso il comune sipontino ed una società partecipata.

L’inchiesta si allarga: nelle scorse ore infatti sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di altri tre indagati, accusati a vario titolo di peculato, concussione, corruzione, falso in certificati o in autorizzazioni amministrative, estorsione, minaccia, atti persecutori, lesioni personali aggravate e violenza privata. Si tratta, per quanto riguarda i nuovi indagati, di S.R. ritenuto responsabile di concorso in peculato e di R.G. ed R.M. per concorso nel reato di corruzione elettorale.

Le indagini, avviate nel febbraio del 2022, hanno seguito tre filoni relativi: il primo, a presunte intimidazioni poste in essere da due dipendenti di una società municipalizzata a danno dei colleghi ed ipotesi di peculato dei beni aziendali; il secondo, all’aggiramento di un’interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura di Foggia nell’esercizio di attività di onoranze funebri; e il terzo, a pressioni sull’apparato comunale per evitare lo smontaggio di un ristorante abusivo sul litorale manfredoniano.

A seguito dell’esecuzione delle misure cautelari personali, il Tribunale del Riesame aveva mutato i provvedimenti restrittivi nei confronti di alcuni indagati e riqualificato alcuni reati contestati.

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