Violenza sulle donne, boom di richieste d’aiuto al numero 1522

Nei primi nove mesi dell’anno si è registrato un incremento del 57% dei contatti. La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 35 e i 50 anni.

Roma – Nei primi nove mesi del 2024, le richieste di aiuto al 1522, il numero anti-violenza e stalking della Presidenza del Consiglio, hanno registrato un incremento del 57% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tra gennaio e settembre si sono contati circa 48.000 contatti tra telefonate, messaggi tramite app e chat.

Con il femminicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre del 2023, a fine anno il 1522 raggiunse 51.713 richieste, poiché tra novembre e dicembre ebbe il picco con una media di 800 contatti al giorno. L’aumento determinato dall’ondata emotiva provocata dalla morte della giovane è diventato strutturale nel 2024: i contatti sono costanti in ogni mese dell’anno. Se il trend dovesse mantenersi costante nell’ultimo trimestre, si prevede un raddoppio rispetto agli anni 2022 e 2021, che registrarono rispettivamente 32.430 (-10%) e 36.036 contatti.

Le chiamate provengono principalmente da donne vittime di violenza domestica, perpetrata da partner, mariti o ex che non accettano la fine della relazione. La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 35 e i 50 anni, anche se sono in aumento le segnalazioni da parte di giovani donne. La maggioranza delle chiamanti è costituita da donne italiane, seguite da quelle originarie dell’Europa dell’Est e del Sud America, che solitamente risiedono stabilmente in Italia. Diverso il comportamento di donne indiane, pakistane, bengalesi e cingalesi, che spesso si rivolgono al 1522 in situazioni di emergenza o su consiglio di medici, insegnanti o assistenti sociali.

Un aspetto preoccupante emerso dalle segnalazioni è la presenza di bambini che assistono frequentemente alle violenze domestiche. Oltre alle richieste di aiuto diretto, si registra un aumento delle chiamate per ottenere informazioni sui servizi offerti dal 1522 e dai centri antiviolenza. Gli utenti cercano rassicurazioni sulla tutela della privacy e sull’anonimato. Spesso a contattare il servizio sono amici e familiari delle vittime, desiderosi di offrire supporto.

L’approvazione del Codice Rosso Rafforzato ha contribuito a incrementare i contatti, con molte richieste di chiarimenti sui nuovi strumenti legislativi, come le procedure di ammonimento. Sempre più donne segnalano situazioni di violenza economica, in particolare le over 50 fuori dal mercato del lavoro. Emergono anche preoccupazioni da parte di genitori per figlie adolescenti vittime di violenza da parte di coetanei, un fenomeno in crescita.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa