Un tempestivo intervento della squadra Volante e l’aiuto di tre allievi agenti si trasformano in misura di protezione per la vittima: il suo aggressore non potrà più avvicinarla.
Alessandria – Il personale della locale squadra Volante della Questura di Alessandria è stato allertato dalle plurime segnalazioni di più persone, allarmate alla vista di una donna che, impaurita, scappava da un uomo che ripetutamente la colpiva e che, non pago, inveendo la inseguiva. Recatisi tempestivamente sul posto, gli operatori appuravano che la donna, di mezz’età, impaurita, con il volto tumefatto e sanguinante e una spalla gravemente dolorante, si era rifugiata all’interno di un locale in zona Cristo, ove era stata soccorsa da tre allievi agenti della scuola di polizia di Alessandria lì presenti per caso, i quali avevano anch’essi allertato il 112.
All’esterno del locale, incontravano invece il compagno della donna, un uomo di circa 40 anni, il quale a torso nudo, sporco di sangue e in preda all’ebbrezza alcolica, tentava di fare accesso al locale ove la malcapitata si era rifugiata. Immediatamente la donna veniva accompagnata al Pronto Soccorso per le cure del caso; qui, riferiva ai poliziotti di percosse, vessazioni e maltrattamenti che si protraevano da alcuni mesi ad opera del compagno. In ragione di quanto rilevato, lo stesso veniva tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia; l’arresto veniva con contestuale sottoposizione dell’uomo alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Per la donna, invece, la prognosi è stata di più di venti giorni, a causa della lussazione della spalla causata da uno spintone che l’aveva fatta rovinare giù da uno scalino.