“Violati gli obblighi dei lavori socialmente utili”: arrestato l’ex sindaco di Roma Alemanno

Stava scontando 22 mesi per la condanna nell’ambito dell’inchiesta “Mondo di mezzo”. Era stato affidato al centro di suor Paola D’Auria, ma non avrebbe rispettato le disposizioni dei giudici.

Roma – Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma ed ex ministro, è stato arrestato ieri sera per violazione delle prescrizioni imposte dal Tribunale di Sorveglianza di Roma. Alemanno, condannato a un anno e dieci mesi per traffico di influenze illecite, era stato affidato ai servizi sociali ma avrebbe disatteso gli obblighi stabiliti, tra cui il rispetto di un programma di attività socialmente utili.

I giudici contestano ad Alemanno di aver dichiarato impegni risultati falsi per sottrarsi al programma concordato presso il villaggio “So.Spe.-Solidarietà e Speranza” di suor Paola D’Auria, un centro di accoglienza per ragazze madri, famiglie in difficoltà e vittime di violenze. Alemanno, di recente fondatore del movimento politico Indipendenza, si trovava in regime di affidamento ai servizi sociali dopo la condanna per il suo coinvolgimento nel processo legato all’indagine Mondo di Mezzo. L’accusa riguardava lo sblocco di pagamenti dell’azienda Eur Spa in favore di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.

Oltre agli obblighi lavorativi, Alemanno doveva rispettare severe limitazioni: il divieto di uscire dalla sua abitazione prima delle 7 del mattino, rientrare entro le 21, e non frequentare pregiudicati. I magistrati hanno riscontrato diverse violazioni di queste disposizioni, motivo per cui l’ex sindaco è stato trasferito nel carcere di Rebibbia.

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