Vicenza, sequestrati oltre 10 milioni in crediti d’imposta fittizi legati al “Bonus Facciate”

False le attestazioni di lavori di ristrutturazione su 67 immobili: denunciato il rappresentante della società per truffa aggravata.

Vicenza – Sequestrati 10 milioni di euro in crediti d’imposta fittizi legati al Bonus Facciate. A stanare i “furbetti” militari della Tenenza di Thiene (VI), nell’ambito di un’indagine sul corretto utilizzo dei crediti d’imposta relativi all’agevolazione fiscale per il recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici, che consente un credito d’imposta pari al 90% dell’importo dei lavori.

Nelle indagini, che coinvolgono il fallimento di una società a responsabilità limitata, è emerso che il legale rappresentante della società, poco prima del fallimento, ha ceduto crediti d’imposta legati al Bonus Facciate per oltre 10 milioni di euro. Questi crediti sono stati poi ceduti a nove imprese, alcune delle quali coinvolte in indagini per reati finanziari.

Gli approfondimenti hanno rivelato che i crediti d’imposta sono stati generati attraverso false attestazioni di lavori di ristrutturazione su 67 immobili, i cui dati catastali presentavano anomalie; inoltre non sono state emesse fatture per i lavori e il cedente non era proprietario né locatario di immobili.

I militari della Tenenza di Thiene hanno denunciato il legale rappresentante per truffa aggravata e sequestrato i crediti d’imposta fittizi, attualmente detenuti da 32 soggetti dislocati nelle province di Firenze, Bologna, Venezia, Roma, Milano, Pistoia, Pisa, Modena, Padova e Ravenna.

Nello specifico, come comunica una nota della Guardia di Finanza, gli approfondimenti svolti hanno consentito di appurare che:

  • i citati crediti sono stati generati e ceduti attraverso la fittizia attestazione, sull’apposita piattaforma web messa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, dell’esecuzione di lavori di ristrutturazione su 67 immobili, formalmente ubicati a Parma, Rosolina (RO) ed Eraclea (VE), identificati con dati catastali progressivi tra loro (evidenziando, quindi, un’improbabile coincidenza) non presenti (ad eccezione di un unico caso) nella banca dati che censisce tutte le unità immobiliari nazionali;
    Referente: Lgt. CS. Cataldo Mignogna; Contatti: 3280261705
  • non risultano emesse, nei confronti del primo “cedente” i crediti, fatture per gli asseriti rilevanti interventi di recupero o restauro delle facciate di edifici, né lo stesso era proprietario o locatario di immobili.
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa