Roma – “Ho sentito Mario Vanacore ed è molto sconcertato. Sconcertato anche di essere dopo 33 anni ancora al centro dell’attenzione”. Queste le prime dichiarazioni rilasciate all’Adnkronos dall’avvocato Claudio Strata, legale di Mario Vanacore, dopo la notizia dell’informativa dell’ottobre scorso in cui Vanacore sarebbe nuovamente accusato della morte di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate nell’agosto del 1990 in via Poma. “In primavera avevamo fatto una denuncia-querela a Milano per chiedere di mettere fine alle illazioni sul suo conto. Attendiamo gli sviluppi delle indagini e poi valuteremo le iniziative a sua tutela”.
Il mese scorso la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, avviata dopo l’esposto presentato dai familiari di Simonetta, in cui si procedeva per omicidio volontario e rimasta contro ignoti. Al termine delle indagini svolte dai magistrati capitolini è stata sollecitata al gip l’archiviazione, non sono essendo emersi nuovi elementi utili.