Sospette torture in Questura a Verona: salgono a 16 gli agenti indagati, chiesto il rinvio a giudizio

Le presunte violenze sarebbero avvenute nella sala “Acquario” tra agosto e novembre 2022. L’udienza preliminare è fissata per il 22 settembre.

Verona – Si allarga l’inchiesta sulle presunte torture e lesioni all’interno della Questura di Verona. Altri nove agenti della squadra Volanti sono stati raggiunti da una richiesta di rinvio a giudizio, portando a sedici il numero complessivo dei poliziotti per i quali la Procura veronese ritiene fondata l’accusa. A firmare le richieste di rinvio a giudizio sono i pm Carlo Boranga e Chiara Bisso, che coordinano l’indagine.

Le violenze tra sala “Acquario”, corridoi e uffici

Le torture contestate sarebbero avvenute in un periodo compreso tra agosto e novembre 2022 e avrebbero avuto come scenario non solo la sala “Acquario”, usata per il fermo temporaneo delle persone arrestate, ma anche i corridoi e la sala redazione atti della Questura. Due i presunti soggetti vittime delle violenze: un cittadino italiano e un marocchino, entrambi fermati per accertamenti.

Udienza preliminare fissata per settembre

I sedici agenti indagati dovranno ora comparire davanti alla giudice per l’udienza preliminare Arianna Busato il 22 settembre 2025, dove si deciderà se procedere con l’apertura del processo penale. Parallelamente, la vicenda giudiziaria ha già prodotto: due giudizi immediati, due patteggiamenti e 8 archiviazioni. L’indagine, partita con 28 poliziotti sotto inchiesta, rappresenta uno dei più gravi casi recenti di sospetti abusi nelle forze dell’ordine italiane.

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